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Rivalutazione pensioni 2026, di quanto potrebbero aumentare: le previsioni del governo Meloni

Il governo Meloni ha fatto una stima ufficiale di quanto varrà l’inflazione quest’anno, e quindi anche sulla rivalutazione delle pensioni nel 2026. Anche se si tratta solo di una previsione, è quindi possibile ipotizzare di quanto saliranno gli assegni il prossimo anno per i pensionati: ecco alcuni esempi.
A cura di Luca Pons
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È già possibile fare le prime previsioni sulle pensioni del prossimo anno, e in particolare quanto varranno gli aumenti ‘automatici', quelli legati all'inflazione che il governo deve approvare ogni anno. Il motivo è che, nel Documento di finanza pubblica (Dfp) pubblicato ufficialmente negli scorsi giorni è già contenuta una previsione sull'inflazione: il governo pensa che quest'anno salirà del 2,1%. Ben più dello 0,8% del 2024. E su questo dato si basano gli incrementi delle pensioni. Si può già dire che, se le previsioni governative saranno corrette, l'aumento sarà di circa il 2,1% per gli assegni più bassi, e leggermente inferiore per quelli più alti.

Il Dfp specifica che "restano complesse" le "previsioni d’inflazione, che al momento tendono ad essere riviste leggermente al rialzo". Considerando quanta incertezza creano i dazi di Donald Trump, che in ogni caso avranno effetti negativi sull'economia, è effettivamente presto per poter dire con certezza quanto aumenterà l'inflazione. Ma resta comunque la stima ufficiale messa nero su bianco dal governo.

Di quanto salgono le pensioni con la rivalutazione 2026: gli esempi

Negli ultimi anni, con un'eccezione nei periodi in cui l'inflazione è stata più alta, si è applicato questo schema agli aumenti automatici delle pensioni: quelli che prendono fino a quattro volte il trattamento minimo Inps, ottengono un aumento pari al 100% dell'inflazione dell'anno prima; quelli che prendono tra quattro e cinque volte il trattamento minimo, prendono un aumento pari al 90% dell'inflazione; e quelli che prendono più di cinque volte il minimo hanno un aumento pari al 75% dell'inflazione.

Per metterlo in numeri bisogna considerare che quest'anno il trattamento minimo Inps vale 603,40 euro. Dunque, ne risulta che chi prende fino a 2.413,60 euro lordi avrebbe un aumento pari al 2,1% della propria pensione.

Chi prende tra 2.413,61 e 3.017 euro riceverebbe un aumento dell'1,89%. Infine, chi prende più di 3.017 euro lordi di pensione avrebbe un aumento dell'1,58%.

La stima sugli aumenti lordi delle pensioni nel 2026

Sulla base di questi calcoli si possono fare alcuni esempi:

  • chi prende la pensione minima passerebbe da 603,40 euro a 616,07 euro al mese, con 12,67 euro in più al mese (164,7 all'anno)
  • chi prende mille euro lordi di pensione avrebbe 21 euro in più al mese, quindi 273 euro all'anno
  • chi prende 2mila euro di pensione avrebbe un aumento da 42 euro al mese o 546 euro all'anno
  • chi prende 3mila euro di pensione guadagnerebbe 56,7 euro in più al mese o 737,10 euro in più all'anno
  • chi ha una pensione da 4mila euro lordi riceverebbe un aumento da 79 euro al mese o 1027 euro all'anno

Soprattutto per quanto riguarda la pensione minima è sempre possibile che il governo decida poi di intervenire con altre misure ad hoc per varare altri aumenti. Qui si parla solo dell'incremento automatico legato all'inflazione.

E in tutti i casi bisogna ricordare non solo che si parla di ipotesi, ma che queste sono le cifre lorde. A tutte queste stime bisogna poi sottrarre le tasse e tutte le imposte regionali e comunali, oltre alle detrazioni. Insomma, la somma netta che si incassa risulterebbe comunque

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