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Coniugi trovati mummificati in casa, dopo un mese salta fuori il testamento: il loro patrimonio va al Wwf

A un mese dal ritrovamento dei corpi mummificati di Marco Steffenoni e di Maria Teresa Nizzola nella loro villa abbandonata nel Veronese, parla il fratello dell’uomo: “Mi sono subito attivato per garantire loro una sepoltura dignitosa. Ma prima era necessario comprendere le loro ultime volontà”.
A cura di Susanna Picone
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I due coniugi trovati morti, mummificati, un mese fa nella loro villa di Monte Ricco, zona collinare al confine tra i comuni di Verona e Negrar, avrebbero deciso di destinare le loro proprietà al Wwf. A mettere in chiaro alcuni punti di questa triste vicenda, probabilmente anche stanco di vedere il nome della sua famiglia sulle pagine di giornali, è Paolo Steffenoni, il fratello del 75enne Marco trovato morto insieme alla moglie Maria Teresa Nizzola.

“Mio fratello e sua moglie non sono stati dimenticati. Sono l’unico parente stretto di Marco e mi sono attivato per garantire a lui e Maria Teresa una degna sepoltura. Prima però bisognava capire quali fossero le loro ultime volontà”, le sue parole riportate oggi dal Corriere della Sera. Steffenoni ha parlato della sua ricerca del testamento del fratello che, assieme alla moglie, avrebbe appunto deciso di destinare tutto al Wwf.

“Marco e Maria Teresa erano amanti della natura e degli animali e soci dell’organizzazione da almeno gli anni Ottanta – ha detto -. Quando ho saputo della morte di mio fratello la polizia mortuaria di Verona mi ha dato qualche buon consiglio per capire se esistessero delle volontà testamentarie. Ho scoperto che il testamento di mio fratello e di Maria Teresa era in mano a un notaio emiliano. Marco desidera essere sepolto nella cappella di famiglia della moglie che si trova in un paesino del Mantovano. Entrambi poi hanno espresso il desiderio di destinare l’intero patrimonio al Wwf”.

Il Wwf si è già fatto avanti: “Siamo stati informati pochi giorni fa del nostro possibile coinvolgimento nella successione dei signori Steffenoni e Nizzola – così l’associazione in una nota -. Abbiamo quindi dato incarico ai nostri legali di prendere contatto con le autorità competenti per ricevere informazioni e indicazioni, anche nell’ottica di dare sepoltura alla coppia nell’assoluto rispetto delle loro volontà testamentarie”.

Steffenoni avrebbe lasciato solo un testamento, la situazione della moglie Maria Tersa Nizzola risulterebbe invece più complicata dato che la donna avrebbe invece scritto più di un testamento, oltre a quello in cui esprime le stesse volontà del marito.

A scoprire i corpi dei due coniugi nella villa abbandonata era stato un gruppo di ragazzi appassionati di "urbex", l’esplorazione urbana di edifici solitamente disabitati. Quando li hanno trovati, marito e moglie erano morti da almeno quattro mesi, l’ultima bolletta trovata in casa portava la data di ottobre 2024. Nessuno aveva dato l'allarme o li aveva cercati.

“Mio fratello e sua moglie hanno vissuto una bella vita – ha detto ancora il fratello dell’uomo -. Hanno viaggiato molto e fatto beneficienza. Avevano deciso di bastarsi, di vivere in isolamento e la loro scelta di vita va rispettata”.

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