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Vergognoso meme oltraggia Gisele Pelicot, TikTok blocca l’utente: “Almeno 30mila visualizzazioni”

TikTok ha rimosso un account che aveva diffuso un meme AI in stile “starter pack” raffigurante Gisele Pelicot (la 72enne sopravvissuta a dieci anni di violenze orchestrate dal marito, poi condannato a 20 anni) come una bambola da preordinare, con allusioni agli abusi subiti. Il contenuto, definito un’“apologia dello stupro” da un noto account femminista, ha scatenato indignazione in Francia. L’autore aveva peraltro già pubblicato contenuti denigratori.
A cura di Biagio Chiariello
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TikTok ha bandito un utente che aveva pubblicato un meme offensivo in stile “starter kit” rivolto a Gisele Pelicot, la donna francese sopravvissuta a quasi dieci anni di stupri sistematici da parte di decine di uomini, in un incubo orchestrato dal marito.

Negli ultimi tempi, i social sono stati invasi da meme generati dall’intelligenza artificiale che raffigurano i cosiddetti “starter pack” (letteralmente ‘pacchetti introduttivi'), costituiti da immagini in stile giocattolo – o meglio, action figure – che riassumono più o meno ironicamente esperienze, identità e tratti caratteristici.

In questo caso però non c’era davvero nulla di ironico. Solo una spregevole derisione (che abbiamo preferito non mostrare) ai danni della 72enne francese.

Il meme offensivo in stile “starter kit” ispirato a Gisele Pelicot

Il meme mostrava una bambola in pigiama, ispirata alle fattezze della signora Pelicot, confezionata per l'appunto come un giocattolo, accompagnata da un letto, una pillola, una videocamera, il simbolo “4+” – come se fosse adatta ai bambini – e la scritta “Preordina la tua Gisele”, con tanto di link a un sito di incontri libertini.

Il contenuto, definito un vero e proprio “inno allo stupro” dall’account femminista “Ovairestherainbow” su Instagram (oltre 90.000 follower), ha sollevato un’ondata di indignazione. Lo stesso account ha denunciato: “Un uomo sta usando l’immagine di Gisele Pelicot per promuovere un sito di incontri sessuali. È una chiara apologia dello stupro”.

Secondo l’emittente BFMTV, l'autore del meme aveva già pubblicato contenuti denigratori nei confronti di Gisele, compresa una foto di un finto gioco da tavolo intitolato “Non svegliare Gisele” (chiaro riferimento al fatto che le violenze subite avvenivano mentre la donna era priva di coscienza perché sedata dal marito). Prima della rimozione da parte di TikTok, l’immagine aveva già accumulato oltre 30.000 visualizzazioni.

Il caso di Gisele Pelicot in Francia

Gisele Pelicot è diventata un simbolo di forza e coraggio. Nel 2024 ha deciso di non nascondersi e ha affrontato pubblicamente il processo contro il suo ex marito, Dominique Pelicot, che per quasi dieci anni l’ha drogata di nascosto per poi farla violentare da uomini conosciuti online, filmando tutto nell’intimità della loro casa di Mazan.

Nel dicembre scorso, un tribunale francese ha condannato l'uomo a 20 anni di reclusione per aver orchestrato per quasi un decennio gli abusi sessuali ai danni della moglie. Anche i suoi 50 complici sono stati riconosciuti colpevoli e hanno ricevuto pene detentive comprese tra i 3 e i 15 anni.

La vicenda ha avuto un’eco internazionale, anche grazie alla testimonianza del figlio maggiore della coppia, David, che in un’intervista a Sky News ha raccontato il trauma vissuto quando, nel 2020, la madre li ha chiamati per raccontare la verità, dopo che la polizia le aveva mostrato le prove degli abusi. “È stato come un colpo sismico”, ha detto. “Ho sentito la terra mancarmi sotto i piedi e sono corso a vomitare”.

David ha spiegato che il padre era sempre stato visto come un uomo esemplare, un pilastro. “Mi aveva insegnato a rispettare le donne. Quando ho scoperto quello che aveva fatto a nostra madre, sono stato travolto da una rabbia devastante. Non potrò mai perdonarlo”.

Oggi è considerata una figura eroica in Francia. Non solo per aver denunciato l’orrore subito, ma per aver avuto la forza di affrontarlo, a testa alta, in nome di tutte le vittime che non hanno voce.

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