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Pasqua 2025, quando non si mangia carne e perché nella Settimana Santa

Con la Domenica delle Palme inizia la Settimana Santa, che culmina con la Pasqua, il 20 aprile 2025. In questo periodo si commemorano la passione, morte e resurrezione di Gesù. I fedeli osservano pratiche tradizionali come il digiuno e l’astinenza, specialmente il Venerdì Santo, come segno di penitenza e partecipazione al sacrificio di Cristo.
A cura di Biagio Chiariello
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Con la Domenica delle Palme è iniziata la Settimana Santa, il periodo più intenso e solenne dell’anno liturgico cristiano. Si commemorano la passione, la morte e la resurrezione di Gesù, che culmina con la Domenica di Pasqua, quest’anno celebrata il 20 aprile.

In questi giorni i fedeli sono invitati a vivere con raccoglimento, seguendo alcune pratiche tradizionali come il digiuno e l’astinenza, segni di penitenza e partecipazione al sacrificio di Cristo.

Quando inizia e finisce la Settimana Santa di Pasqua 2025

​La Settimana Santa del 2025 inizia domenica 13 aprile, con la Domenica delle Palme, e termina domenica 20 aprile, giorno di Pasqua . Questo periodo rappresenta il cuore dell'anno liturgico cristiano, commemorando la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo.​

Durante la Settimana Santa, i fedeli sono invitati a vivere con raccoglimento e penitenza, partecipando a riti e celebrazioni che culminano nella gioia della Pasqua. Tra le pratiche tradizionali vi sono il digiuno e l’astinenza, specialmente il Venerdì Santo, in segno di partecipazione al sacrificio di Cristo e di preparazione spirituale alla sua resurrezione.

In quali giorni non si deve mangiare carne e perché

Durante la Settimana Santa, i credenti sono invitati a vivere con particolare raccoglimento e spirito di penitenza, seguendo alcune pratiche tradizionali della fede cattolica. Tra queste, l’astinenza dalla carne, che assume un significato simbolico molto forte: è un piccolo gesto di rinuncia che aiuta a ricordare il sacrificio di Gesù.

In particolare, il Venerdì Santo, giorno in cui si commemora la crocifissione e morte di Cristo, è uno dei momenti più intensi: ai fedeli è richiesto non solo di astenersi dal mangiare carne, ma anche di osservare il digiuno, se le condizioni fisiche lo permettono. È una forma di partecipazione concreta alla sofferenza di Gesù e un modo per prepararsi, anche interiormente, alla gioia della Pasqua.

Per inciso, l’astinenza vale anche per gli altri venerdì di Quaresima, ma il Venerdì Santo resta il giorno centrale di questa pratica. Non si tratta solo di regole alimentari, ma di un invito a una riflessione più profonda sul senso del sacrificio, della sobrietà e della solidarietà.

Come funziona il digiuno e l'astinenza nella Settimana Santa di Pasqua

Dunque sono due le pratiche che la Chiesa Cattolica invita a rispettare durante i giorni che precedono la Domenica di Pasqua: il digiuno e l’astinenza dalla carne. Non si tratta solo di regole alimentari, ma di gesti semplici e simbolici per partecipare, anche nel corpo, al sacrificio di Gesù.

L’astinenza dalla carne consiste nel rinunciare a cibi considerati "ricchi", come carne rossa o bianca. È obbligatoria per tutti i fedeli dai 14 anni in su e viene vissuta come un segno di penitenza e sobrietà.

Il digiuno, invece, è richiesto ai fedeli tra i 18 e i 60 anni. Prevede di consumare un solo pasto completo nella giornata, eventualmente accompagnato da due pasti più leggeri. Si osserva il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, i due giorni più intensi della Quaresima e della Settimana Santa.

Queste pratiche aiutano i credenti a vivere questo tempo con maggiore raccoglimento, preparando il cuore alla gioia della Pasqua, che celebra la resurrezione di Cristo.

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