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Tragedia sul lavoro a Lido di Camaiore: ingegnere muore schiacciato da una lastra di vetro in un hotel

Secondo le prime ricostruzioni fornite dai soccorritori del 118, una lastra di vetro è precipitata dall’alto all’interno di un hotel, colpendo il lavoratore in pieno e rivelandosi fatale.
A cura di Davide Falcioni
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Dramma nel primo pomeriggio di oggi in viale Pistelli, a Lido di Camaiore, dove un ingegnere di 56 anni – Paolo Mariottoni – ha perso la vita in un incidente sul lavoro. Erano circa le 14:40 quando, secondo le prime ricostruzioni fornite dai soccorritori del 118, una lastra di vetro è precipitata dall’alto all'interno di un hotel, colpendo il lavoratore in pieno e rivelandosi fatale.

Immediato l’allarme lanciato al numero unico per le emergenze, con l’arrivo sul posto di ambulanze, forze dell’ordine e tecnici della Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Purtroppo, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Sono ora in corso le indagini per chiarire le dinamiche dell'accaduto e accertare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sulla salma dell'ingegner Mariottoni sono proseguiti fin oltre le ore 19 quando il medico legale Stefano Pierotti ha concluso la sua prima ispezione cadaverica nel luogo dell'infortunio mortale. Sul posto è andato anche il magistrato di turno della procura di Lucca Antonio Mariotti. La salma verrà trasferita all'istituto di Medicina legale per effettuare l'autopsia. Sotto sequestro il camion che trasportava le lastre di vetro da cui è stata scaricata quella precipitata al suolo e che ha colpito la vittima. La lastra veniva issata ai piani superiori dell'edificio con una gru. Secondo quanto appreso sarebbe stato uno degli elementi di un parapetto in costruzione.

Nei primi due mesi del 2025 almeno 138 morti sul lavoro

L'incidente in Versilia si è verificato in concomitanza con la pubblicazione degli ultimi dati relativi alle morti sul lavoro da parte dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre secondo cui nei primi due mesi del 2025 si contano già 138 decessi, +16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. "Nel primo bimestre 2025 il dramma continua inesorabilmente e tragicamente. Con un segno più che allarma soprattutto chi come noi lavora per la sicurezza sul lavoro quotidianamente. Perché rispetto al 2025 le vittime sono aumentate del 16%. Si contano già 138 decessi, 19 in più dello scorso anno. E sul podio dell’insicurezza nazionale, in zona rossa, c’è oltre un terzo della Penisola", ha dichiarato Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio. A livello nazionale, i settori più colpiti dalle morti sul lavoro sono il trasporto e magazzinaggio e le attività manifatturiere, che insieme contano il maggior numero di decessi. Sul podio dell’insicurezza nazionale in zona rossa ci sono Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Puglia, Liguria, Abruzzo e Calabria.

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