Il piano di Renzi per battere Meloni alle elezioni: “Serve un’alleanza anche con Conte”

Le elezioni del 2027 "saranno un referendum su Giorgia Meloni", e per vincere l'opposizione dovrà unirsi, andando da Italia viva al Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. Matteo Renzi, presentando il suo nuovo libro, ha parlato della situazione politica e dei rapporti di forza e ha predetto il governo Meloni "sarà il più lungo, arriverà alle elezioni del 2027. Nei prossimi mesi o si starà con Meloni o da un'altra parte".
A quel punto il Movimento 5 stelle sarà fondamentale: "Il discrimine è se Conte deciderà di non starci". Poi ha criticato l'intervento di Carlo Calenda sul M5s e ha parlato della eventuale leadership di Elly Schlein in questa coalizione.
"I M5s decisivi per non regalare cinque anni a Meloni e Salvini"
Non è la prima volta che il leader di Italia viva ed ex presidente del Consiglio, apre all'idea di un'unica coalizione di centrosinistra che si opponga al centrodestra. Dopo il tentativo fallimentare di far nascere un Terzo polo con Azione di Carlo Calenda, a inizio legislatura, Renzi ha abbracciato la proposta di un campo largo unito. E se le distanze con il Movimento 5 stelle rimangono (la scorsa estate ha detto che non sarebbe disposto a entrare in una coalizione guidata da Giuseppe Conte), resta il fatto che il M5s sarà decisivo.
"L'unico modo per non regalare cinque anni alla Meloni e a Salvini è fare un'alleanza sulla sicurezza, sulla cultura, sull'istruzione, e che si metta insieme sugli stipendi", ha proposto oggi Renzi. I M5s "con il loro 10% saranno dirimenti, decisivi".
Per ora, comunque, è soprattutto il Movimento 5 stelle a essere contrario a un'alleanza con Iv: "Questo lo vedremo nel 2027. Meloni andrà con Tajani. Da questa parte ci sarà il Pd e i numeri dicono che i M5s saranno decisivi. Ma anche noi con il nostro 2,5% saremo decisivi".
L'attacco a Calenda: "Cancellare il M5s? In democrazia si prendono voti"
A proposito di questo, Renzi ha criticato le parole di Carlo Calenda sul "cancellare" il Movimento: "Ma che vuoi cancellare che hanno dieci punti più di te… in democrazia non si cancellano gli altri, si prendono i voti. La politica è fare i conti con la realtà".
Nel 2019 "io detestavo il M5s perché in Aula fecero il gesto delle manette verso i miei genitori, ed io mi sono sentito malissimo. Eppure ho accettato di fare il governo con loro", ha detto ricordando la nascita del governo Conte due: "Presi le distanze dal Pd di Zingaretti insieme ad altri amici, come Franceschini, per fermare un governo Salvini".
Salvini che "avrebbe vinto le elezioni, avrebbe gestito il Covid, cosa che all'epoca non sapevamo, avrebbe gestito l'invasione dell'Ucraina, cosa che all'epoca non immaginavamo, avrebbe eletto il successore di Mattarella, e questo lo sapevamo. La politica è la scelta nella contingenza".
L'intervento di Calenda comunque ha chiarito che tra i due c'è "una differenza politica: Carlo Calenda dà un giudizio positivo su Giorgia Meloni. Io no. Cosi' smetteremo di dire che tra di noi c'e' un problema di carattere".
Chi dovrà guidare la coalizione
Per quanto riguarda la leadership di questa coalizione, Renzi ha detto di vedere due possibilità: "O con le primarie, o scegliendo il leader del partito che prende più voti. Ai tempi di Prodi si fecero le primarie, Meloni invece è premier con il secondo metodo". Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, "non è la leader che immaginavo per la mia parte politica. Ma oggi Schlein è la leader del Pd che è considerato al 24%, noi siamo al 2,4%".