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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Delitto Garlasco, Andrea Sempio parla di Chiara Poggi e del Dna: “Per la prima volta c’è un test vero”

“Sul DNA sono tranquillo, frequentavo quella casa”, ha detto Andrea Sempio, ospite in studio a Quarto Grado, parlando del delitto di Garlasco e anche del suo rapporto con Chiara Poggi. Sull’amico Marco, fratello della vittima: “Mi ha chiamato lo stesso giorno in cui si è scatenato il clamore mediatico”.
A cura di Susanna Picone
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Andrea Sempio a Quarto Grado
Andrea Sempio a Quarto Grado
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È tranquillo Andrea Sempio, l’uomo al centro delle nuove indagini per l’omicidio di Chiara Poggi a quasi diciotto anni dal delitto di Garlasco. Sempio, che quella casa la frequentava perché era un amico del fratello minore della giovane uccisa nel 2007, dopo che già in passato è stato ascoltato (e il suo fascicolo archiviato), nelle scorse settimana ha ricevuto un nuovo avviso di garanzia.

E a 18 anni da quel delitto per il quale è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, all’epoca fidanzato di Chiara Poggi, ci saranno nuove indagini sulle unghie della vittima dove appunto sarebbe stato trovato il Dna di Sempio.

“Sul DNA sono tranquillo, frequentavo quella casa”, continua a ripetere l’uomo, che è tornato a parlare intervenendo alla trasmissione Quarto Grado. “Purtroppo questa storia corre lungo due binari: uno legale, che per me si è già concluso due volte con delle archiviazioni, e uno mediatico. Il problema qual è? Che – per quanto sia brutto e fastidioso – non posso ignorare la parte mediatica. Se non mi mostro, se non rispondo, se non mi faccio vedere, dall'altra parte possono tirarmi addosso di tutto. Quindi, a un certo punto, bisogna anche comparire e farsi vedere”, ha detto rispondendo alle domande in studio.

Chiara Poggi e Alberto Stasi
Chiara Poggi e Alberto Stasi

Sulle svariate analisi del Dna che ci sono state risponde appunto di non temere nulla: “Penso che per la prima volta possa essere un test vero: essendomi sottoposto al test, c'è davvero il mio DNA. Quindi, per la prima volta, ci può essere un test vero. Che vengano fuori nuovi risultati, lo dubito. Che trovino qualche mia traccia in casa o sotto le unghie, ok, potrebbe essere. Io frequentavo la casa, frequentavo il posto…”. In più occasioni Sempio ha spiegato di aver frequentato praticamente qualsiasi ambiente della villetta di Garlasco, a esclusione della camera da letto dei genitori di Marco e Chiara.

E risponde anche alla domanda di eventuali tracce sue sotto le unghie della vittima ma non di Alberto Stasi, l’uomo condannato per l’omicidio, parlando di possibili tracce degradate: “Ora a mi dite che forse ce n’è un altro… mi fa pensare che probabilmente sia un DNA casuale, dovuto al contatto con un oggetto, e non un DNA vero”.

Per quanto riguarda il suo rapporto con Chiara Poggi, Sempio ha più volte detto che per lui era la sorella del suo amico, che si conoscevano appena, che qualche volta si erano incrociati in casa ma non erano mai andati oltre un saluto. “Non c'è mai stato nulla di più, nessun contatto”, ha detto, “era una ragazza avvenente, però non c'è mai stato nessun altro contatto tra me e lei. Non abbiamo mai avuto neanche una conversazione, non ci siamo mai scambiati i numeri”.

Sa di avere dalla sua parte la famiglia di Chiara Poggi, che anche in una recente intervista ha ricordato che c’è già un colpevole per il delitto della giovane ed è Stasi: “Anche adesso, quando è ripartito quest'ultimo caso, lo stesso giorno in cui è uscita la notizia sui giornali e si è scatenato il clamore mediatico, Marco mi ha chiamato subito”, ha detto Sempio in tv.

Alberto Stasi, da parte sua, ha concesso una intervista alle Iene in cui ha detto di provare "uno tsunami di emozioni" ora che c'è un nuovo indagato per l'omicidio. "Mi auguro che si possa arrivare alla verità, alla giustizia, per Chiara soprattutto, per la sua famiglia, per tutti quanti. Vivo con fiduciosa attesa, con speranza. Quello che ho in cuore è che salti fuori la verità, che venga alla luce tutto quello che deve emergere, che non è ancora emerso. Nient'altro".

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