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Cosa sappiamo del sottomarino turistico affondato nel Mar Rosso in cui sono morti 6 cittadini russi

L’incidente è avvenuto intorno alle 10, ora locale. Secondo alcune fonti non confermate, il sommergibile avrebbe urtato una barriera corallina, subendo una perdita di pressione rivelatasi fatale.
A cura di Davide Falcioni
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Sei persone, tutte di nazionalità russa, hanno perso la vita dopo che un sottomarino turistico è affondato nelle acque del Mar Rosso, in Egitto, al largo della città do Hurghada. Altre 39 persone sono state tratte in salvo, secondo quanto riferito dalle autorità locali. L’incidente è avvenuto intorno alle 10, ora locale. Secondo alcune fonti non confermate, il sommergibile avrebbe urtato una barriera corallina, subendo una perdita di pressione rivelatasi fatale.

Tra le vittime figurano due medici sposati, mentre le loro figlie sono attualmente ricoverate in ospedale. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, tra i deceduti ci sarebbero anche due bambini.

Un nuovo dramma nel Mar Rosso

L’incidente segna il secondo episodio recente che coinvolge un’imbarcazione turistica nella regione. Lo scorso novembre, una barca si era capovolta vicino a Marsa Allam, causando la scomparsa di 11 persone, presumibilmente decedute. Il governatore del Mar Rosso, Amr Hanafy, ha dichiarato che a bordo del sottomarino “Sindbad” viaggiavano turisti provenienti da Russia, India, Norvegia e Svezia, oltre a cinque membri dell’equipaggio egiziano. Hanafy ha inoltre confermato che tutte e sei le vittime erano di nazionalità russa, sebbene i dettagli ufficiali sulle identità non siano ancora stati resi noti.

Aperta un'inchiesta

Le autorità stanno indagando sulle cause del disastro, mentre l’Associazione degli Operatori Turistici della Russia ha diffuso un post su Telegram riportando ipotesi secondo cui il sottomarino avrebbe colpito una barriera corallina prima di perdere pressione a una profondità di circa 20 metri. Hurghada, località situata a sud-est del Cairo, è una delle principali mete turistiche dell’Egitto, rinomata per le sue spiagge e le spettacolari barriere coralline.

Il racconto di un testimone

Il dottor James Aldridge, di Bristol, ha partecipato alla stessa escursione subacquea nel febbraio 2025 e ha raccontato alla BBC la sua esperienza a bordo del sottomarino. “Il mezzo era ben mantenuto e corrispondeva alle immagini promozionali: vernice fresca, attrezzature moderne e personale attento e professionale, con due subacquei che accompagnavano il viaggio”, ha dichiarato.

Aldridge ha inoltre riferito che ai passeggeri veniva fatto ascoltare un briefing sulla sicurezza, disponibile in più lingue, ma senza la distribuzione di giubbotti di salvataggio. “Abbiamo esplorato la barriera corallina per 40 minuti. Il sottomarino non si è mai avvicinato troppo e non mi sono mai sentito in pericolo”, ha aggiunto, sottolineando che l’esperienza si era svolta in condizioni apparentemente sicure.

L’inchiesta sull’incidente prosegue per chiarire le dinamiche della tragedia e accertare eventuali responsabilità.

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