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Il presidente Mattarella dice che l’Europa non può più rinviare le decisioni sul riarmo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare e ha parlato della situazione mondiale: le “decisioni nell’Unione europea” per affrontare il “nuovo contesto strategico internazionale” non “sono più rinviabili”, ha detto, sottolineando che la “logica militare” resta “fondamentale per la difesa nazionale”.
A cura di Luca Pons
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Fonte: Quirinale
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Le decisioni che l'Europa deve prendere per affrontare i nuovi equilibri internazionali "non sono più rinviabili". E tra queste c'è anche il rafforzamento della difesa, perché "la logica militare continuerà ad essere una colonna fondamentale per la difesa nazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi ha incontrato il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare Luca Goretti.

Il capo dello Stato ha iniziato sottolineando che in Italia c'è "un'ampia gamma di competenze: nella ricerca, nell'industria, nella forza armata". E ha aggiunto che oggi "appare essenziale una riflessione sul nuovo contesto strategico internazionale", che "naturalmente richiederà conseguenti processi decisionali". Questo, ha specificato, "vale per l'elaborazione in sede di Alleanza atlantica, vale per le decisioni da assumere in sede di Unione europea che non sono più rinviabili".

Insomma, sì alla Nato, ma attenzione anche alla difesa europea, che non può più fare a meno di rafforzarsi: questo è sembrato il messaggio tra le righe, proprio in un periodo in cui la Commissione europea spinge per un piano di riarmo (come fa la Germania) e i partiti italiani sono divisi sul tema, sia nella maggioranza che nell'opposizione. "Guardiamo al futuro con la consapevolezza che la logica militare continuerà ad essere una colonna fondamentale per la difesa nazionale", ha aggiunto Mattarella.

Il presidente era partito evidenziando che "il contesto di regole faticosamente costruito dalla comunità internazionale dopo la Seconda guerra mondiale" oggi sta cambiando. Il motivo sono "le tensioni globali, la competizione – piuttosto caotica, per la verità – tra potenze per il dominio nel mondo". Il tutto "in attesa di risolvere il conflitto convenzionale in Europa", mentre crescono anche "le nuove minacce ibride, dalla guerra cibernetica all'uso strategico dello spazio".

La nostra, ha proseguito Mattarella, è "un'epoca contrassegnata da profonde trasformazioni geopolitiche, tecnologiche, strategiche". Trasformazioni che "confermano la necessità di prontezza, di professionalità, di costante impegno per garantire sicurezza all'Italia, difesa della pace, stabilità internazionale".

In questa situazione, "la missione affidata alle forze armate è quella di difendere gli ordinamenti democratici del Paese e il rispetto del diritto internazionale, operando sempre con un approccio di deterrenza, di prevenzione e difesa collettiva". In particolare, "la nostra Aeronautica svolge un ruolo prezioso con operazioni di sorveglianza nei cieli italiani e alleati, con missioni di ricognizione, con il contributo alle coalizioni internazionali per gestire le crisi e per fornire supporto alle operazioni umanitarie", ha aggiunto. Per affrontare con successo le sfide del presente e del futuro serviranno "formazione continua del personale, tecnologie sempre più avanzate", ma anche "l'efficace coordinamento con gli alleati".

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