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Re Carlo e Camilla rinviano visita da Papa Francesco: “Deciso di comune accordo per la salute del Pontefice”

Re Carlo e la regina Camilla non incontreranno papa Francesco durante la visita ufficiale in Italia che si svolgerà dal 7 al 10 aprile. Lo ha reso noto Buckingham Palace, precisando che è stato deciso di comune accordo di rinviare l’incontro, in seguito alle necessità legate alla convalescenza del Pontefice.
A cura di Eleonora Panseri
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Da sinistra, Papa Francesco; Re Carlo e Camilla.
Da sinistra, Papa Francesco; Re Carlo e Camilla.

Re Carlo e la regina Camilla non incontreranno papa Francesco nell'ambito della visita ufficiale in Italia che si svolgerà dal 7 al 10 aprile.

Lo ha reso noto Buckingham Palace, precisando che è stato deciso di comune accordo di rinviare l'incontro, previsto per l'8 aprile, in seguito alle necessità legate alla convalescenza del Pontefice, al quale i reali britannici augurano una pronta e piena ripresa.

"Le Loro Maestà inviano al Papa i loro migliori auguri per la sua convalescenza e non vedono l'ora di fargli visita in Vaticano una volta che si sarà ripreso", si legge nel comunicato.

Il Papa sta affrontando il recupero a Casa Santa Marta, nella stanza 201, continuando la terapia farmacologica, motoria, hanno spiegato i medici del Gemelli, e soprattutto quella respiratoria per riprendere l'uso della parola.

Bergoglio, come ha fatto sapere la Sala stampa vaticana, prosegue anche un po' di lavoro. Oggi, martedì 25 marzo, ha firmato due nomine, tra le quali quella del nunzio apostolico in Bielorussia mons. Ignazio Ceffalia.

Nella mattinata è stato anche diffuso un messaggio che il Papa ha inviato alla Plenaria della Pontificia commissione anti-abusi sui minori ma che aveva preparato durante il ricovero al Policlinico pochi giorni prima di essere dimesso.

Alla mattina Bergoglio concelebra la messa nella cappella del secondo piano della residenza dove vive. Le visite sono ridotte al minimo, come hanno prescritto i medici nello spiegare che "le infezioni più gravi sono superate" ma che ci sono altri "miceti" da debellare che richiederanno altro tempo e quindi il proseguimento della terapia farmacologica.

A Santa Marta, come aveva spiegato il medico referente in Vaticano, Luigi Carbone, il Papa può contare sull'equipe medica h 24 della Direzione di sanità e igiene del Vaticano.

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