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Il mistero del 110 e lode e del doppio titolo: cosa non torna nella laurea della ministra Calderone

Si infittisce il mistero attorno alla laurea della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Dopo i dubbi sugli esami, ora il caso si allarga al voto finale e alle incongruenze tra le date di iscrizione alla triennale e alla magistrale. Corsi che, per un certo periodo, la ministra avrebbe frequentato contemporaneamente.
A cura di Giulia Casula
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Si infittisce il mistero attorno alla laurea della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Dopo i dubbi su gli esami superati a botte di due lo stesso giorno e di materie sostenute anche di domenica, altre incongruenze si aggiungono sui titoli di studio conseguiti dalla ministra.

Dopo le polemiche sollevate dal resoconto del Fatto quotidiano, la ministra si era difesa sostenendo che la sua non fosse una laurea "in fretta e furia" e che gli esami nel weekend fossero normali per una studentessa lavoratrice qual era. Ora però, il caso si allarga al voto di Calderone.

Il 26 luglio 2016 la ministra consegue il titolo di laurea magistrale con 110 e lode presso la Link University, ateneo che Calderone ha omesso di menzionare, forse per via dell'inchiesta sul presunto sistema di esami truccati che ha coinvolto una settantina di indagati. Tra loro il presidente Vincenzo Scotti, l'ex direttore generale Pasquale Russo e l'ex rettore Claudio Roveda, presidente del corso in Gestione aziendale frequentato dalla ministra in quegli anni.

Come detto, Calderone, si è laureata a pieni voti. Tuttavia, la media degli esami risulta essere di 26,64/30 mentre la base di laurea, ovvero il punteggio da cui si parte per calcolare il voto finale, sarebbe di 97,67/110. Numero che all'Anagrafe nazionale dei laureati del ministero dell'Istruzione (Ans) – la banca dati ministeriale che censisce tutti gli studenti universitari –  si abbassa a 96. A questo punteggio la Link aggiunge altri tre punti – relativi a tre esami diversi, di cui due dati lo stesso giorno – per una totale di 99. Come si spiega allora il 110 e lode? La ministra dovrebbe aver ricevuto almeno 11 punti solo per la tesi, ma dal regolamento dell'università non è chiaro quale sia il punteggio massimo attribuibile all'elaborato finale.

Non solo, secondo quanto si apprende, quando la ministra frequentava il secondo anno del corso di Laurea triennale era già iscritta al primo anno della magistrale. Il che non sarebbe legalmente possibile dal momento che l'immatricolazione a un corso di Laurea biennale richiede necessariamente il conseguimento del titolo precedente, ovvero la triennale. Solo in alcuni casi specifici, ad esempio quando si è al terzo anno di triennale, con un certo numero di crediti formativi e la laurea imminente, si rende possibile procedere in anticipo all'iscrizione alla magistrale. Ma non pare questo il caso. Calderone inoltre, ha detto di aver ottenuto il primo titolo il 12 novembre 2012, ma della qualifica non ci sarebbe traccia né al ministero, né alla Link.

Peraltro, come dicevamo, la ministra ha giustificato l'aver sostenuto più esami in un solo giorno spiegando di essere una studentessa lavoratrice, ma non ha fatto menzione del fatto che tra i lavori svolti quando frequentava la Link ci sarebbe anche quello di professoressa a contratto nella stessa università. A quanto pare, mentre studiava Calderone allo stesso tempo insegnava Relazioni industriali. Tuttavia per ora, la pagina internet con i nomi dei docenti della Link, tra cui ci sarebbero quelli della ministra e del marito Rosario De Luca, non può essere consultata. Cliccandoci sopra il risultato è il seguente: "la risorsa che stavi cercando non esiste oppure è stata rimossa". Al Fatto, l'ex rettore ha raccontato: "Io sono arrivato nel 2013, la vedevo circolare in giro, ma non ricordo altro. Strano che sulle registrazioni degli esami non ci siano i nomi dei docenti. Perché erano loro che avevano l’obbligo di registrarli nel sistema elettronico e firmarli. Solo così l’esame è valido", ha aggiunto Roveda. "Non sapevo fosse professore a contratto".

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