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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, nuove analisi su frammento di tappetino del bagno di casa Poggi: perché è importante il reperto 27

Nella lista di oggetti e campioni allegata alla richiesta della Procura di Pavia di analisi genetiche ad ampio raggio per il caso Garlasco, spunta il frammento del tappetino del bagno di Chiara Poggi: “Sottoporre ad ulteriore indagine genetica alla luce delle possibilità analitiche attualmente a disposizione”.
A cura di Ida Artiaco
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Chiara Poggi
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Proseguono a ritmo serrato gli accertamenti sui reperti del caso Garlasco, dopo l'iscrizione del registro degli indagati per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi di Andrea Sempio. Quest'ultimo, oggi 37enne, era già stato indagato una decina di anni fa e la sua posizione venne archiviata nel 2017 mentre fu condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per il delitto Alberto Stasi, fidanzato della vittima, che continua a dirsi innocente.

Ebbene, nell'ambito delle nuove analisi, a 18 anni di distanza dai fatti, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno trovato anche un "frammento" del tappetino del bagno che, come si legge negli atti della Procura di Pavia a supporto della richiesta di maxi incidente probatorio con analisi genetiche, "si ritiene utile" sottoporre "ad ulteriore indagine genetica alla luce delle possibilità analitiche attualmente a disposizione".

Sul tappetino del bagno (reperto n. 27), secondo gli atti d’inchiesta, l’assassino ha poggiato i piedi insanguinati prima di lavarsi le mani sporche del sangue di Chiara. Lì fu trovata l’impronta di una scarpa di Alberto Stasi, ma l’esame delle tracce genetiche "non aveva fornito alcun esito alla quantificazione del Dna per problemi di inibizione della reazione di amplificazione". E "la successiva amplificazione non era stata eseguita". Per questo verrà effettuata una nuova analisi genetica.

Nelle due pagine dell'elenco i consulenti Carlo PreviderèPierangela Grignani indicano come obiettivo delle nuove analisi una lunga lista di provette, una con scritto "26 prelievi", e di tamponi effettuati all'epoca. Si parla di "una busta con la scritta ‘sopralluogo 16.8 Garlasco' con all'interno 27 provette di diverse dimensioni", di "una busta con tamponi di Chiara Poggi e dei familiari e il tampone salivare di Alberto Stasi". Tra gli oggetti da analizzare si sarebbero anche "un contenitore vuoto" di tè freddo "con cannuccia", la "plastica della confezione" di uno yogurt, una "confezione di plastica vuota contenente all'origine verosimilmente biscotti, un sacchetto di plastica di colore celeste utilizzato come pattumiera, due sacchetti di plastica di colore celeste utilizzati per effettuare operazioni di ispezione e repertamento del contenuto della spazzatura". E anche "un sacchetto contenente dei cereali". Si tratta di reperti conservati "a temperatura ambiente in una stanza blindata adibita alla custodia dei corpi di reato".

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