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Sondaggi politici, Lega e Forza Italia rubano voti a FdI: Meloni scende sotto il 30%

In una settimana in cui il centrodestra si dimostra diviso su più fronti, Fratelli d’Italia perde terreno mentre Forza Italia e la Lega crescono. Non ne approfitta il Pd, che scende a sua volta. In generale, deludente l’opposizione: salgono solo Azione e Italia viva. Ecco i risultati del nuovo sondaggio politico di Swg per La7.
A cura di Luca Pons
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Il centrodestra in questi giorni si mostra diviso, e apparentemente a pagarne le spese è il partito più forte della coalizione: Fratelli d'Italia, che perde punti nei sondaggi politici e scende sotto il 30%. Nel frattempo Forza Italia e Lega, che sono al centro dei ‘litigi' interni, guadagnano voti. Più di una delusione per l'opposizione, invece: il Pd cala e non accorcia le distanze con FdI, il Movimento 5 stelle è immobile e anche Verdi-Sinistra scendono leggermente. Crescono solamente Azione e Italia viva, anche se non di molto. Ecco i risultati del nuovo sondaggio effettuato da Swg per il Tg La7.

Fratelli d'Italia scende al 29,7%, con un calo dello 0,3%. Si può subito dire che per FdI non si tratta di un dramma in termini di consensi: resta comunque il primo partito con distacco, e anche se scende al di sotto della soglia ‘psicologica' del 30% mantiene un margine ampio rispetto agli avversari e agli alleati.

Il dato interessante, però, riguarda proprio gli alleati del centrodestra. Mentre FdI cala in modo significativo, gli altri due partiti crescono. Forza Italia sale 9,3% guadagnando due decimi. E soprattutto, la Lega va all'8,4% ottenendo uno 0,4% in più rispetto alla settimana scorsa. Una crescita di quasi mezzo punto nel giro di sette giorni.

È noto che, soprattutto negli ultimi giorni, le tensioni tra FI e il Carroccio sono cresciute. La distanza politica su alcune questioni diventate sempre più fondamentali – il sostegno all'Ucraina, il rapporto con gli Stati Uniti di Trump, il riarmo europeo – era già evidente prima, ma c'è stata un'accelerazione negli scontri.

Prima la chiamata di Matteo Salvini al vicepresidente degli Usa JD Vance, a cui Tajani ha risposto ricordando che la politica estera la fanno lui e Meloni. Poi l'attacco del sottosegretario leghista Claudio Durigon, che ha suggerito a Tajani di "farsi aiutare" dalla Lega nei rapporti con gli Stati Uniti. A cui il ministro degli Esteri ha risposto parlando (con un riferimento poco velato alla Lega) di "partito di quaquaraquà".

In ogni caso sembra che queste tensioni non abbiano allontanato gli elettori, anzi. Il Carroccio è ancora al di sotto di Forza Italia, ma riguadagna terreno, e anche FI cresce. Lo stesso non si può dire per le opposizioni, che pure hanno sottolineato le divisioni del governo.

Il Partito democratico scende al 22,4% calando di tre decimi. È la stessa quantità di voti persa da Fratelli d'Italia, e impedisce ai dem di approfittare del momento di difficoltà del partito di Meloni e accorciare le distanze. D'altra parte anche i dem sul tema del riarmo europeo hanno dovuto affrontare le loro divisioni, tornando alla storica tendenza del Pd a separarsi e fratturarsi. Questo potrebbe aver influito sul giudizio degli elettori.

Non va molto meglio per altre forze della minoranza. Il Movimento 5 stelle è al 12,2%, stabile. Alleanza Verdi-Sinistra scende al 6,2% calando di appena un decimo. Anche in questo caso, nessun voto guadagnato per i partiti al di fuori del centrodestra.

Chi fa registrare un aumento è Azione di Carlo Calenda: sale al 3,6% con un +0,1%. Anche Italia viva di Matteo Renzi cresce, è al 2,4% dopo un +0,2%. Invece +Europa perde un decimo e va all'1,8%. A chiudere la ‘classifica' nella rilevazione è Noi moderati, quarto partito del centrodestra: scende all'1% (-0,1%).

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