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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

“Dì ciò che sai”: l’appello dei figli di Pierina Paganelli a Manuela Bianchi, domani l’incidente probatorio

I figli di Pierina Paganelli, la donna uccisa a Rimini nel 2023, rompono il silenzio e lanciano un appello a Manuela Bianchi alla vigilia dell’incidente probatorio previsto per domani, martedì 25 marzo.
A cura di Susanna Picone
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Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.
Pierina Paganelli e il figlio Giuliano.
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Nella giornata di domani, martedì 25 marzo, Manuela Bianchi verrà interrogata in incidente probatorio davanti al gip del Tribunale di Rimini. Il giudice ha accolto la richiesta del sostituto procuratore, Daniele Paci, che sta indagando sull'omicidio di Pierina Paganelli, suocera di Bianchi uccisa a coltellate il 3 ottobre del 2023 nel garage di via del Ciclamino a Rimini in cui viveva.

Si vuole procedere a incidente probatorio per acquisire agli atti del processo le dichiarazioni di Manuela Bianchi, attualmente indagata per favoreggiamento personale, che nelle scorse settimane durante un interrogatorio ha detto di aver incontrato Louis Dassilva (suo amante all’epoca dei fatti e unico indagato in carcere per omicidio) la mattina del ritrovamento del cadavere e che lui le avrebbe detto che c'era una donna morta dietro la porta tagliafumo.

E un appello a dire tutto quello che sa è arrivato dai figli della donna brutalmente uccisa a coltellate.

Da sinistra: Manuela Bianchi e Pierina Paganelli.
Da sinistra: Manuela Bianchi e Pierina Paganelli.

"Trova il coraggio di dire tutto ciò che sai", l’invito dei figli di Pierina Paganelli arrivato tramite i loro avvocati, Monica e Marco Lunedei. "Anche alla luce delle gravi minacce ricevute da te e da Giorgia (figlia di Manuela Bianchi e Giuliano Saponi), possiamo solo immaginare le remore, le angosce e le paure che ti hanno impedito di parlare fino ad ora, ma adesso devi trovare il coraggio di dire tutto ciò che sai. Ormai più nulla potrà restituirci la mamma, abbiamo solo bisogno di sapere la verità su quanto accaduto. Solo in questo modo il suo assassino potrà essere assicurato alla giustizia e la mamma potrà finalmente trovare la pace".

Le dichiarazioni di Manuela Bianchi potrebbero cambiare ancora il quadro indiziario dopo quanto emerso sull’indizio della cam3 di via del Ciclamino: da parte loro i legali di Dassilva – che hanno chiesto intanto la scarcerazione per il senegalese – si sono opposti all'incidente probatorio sulla nuora.

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