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Nave oceanografica di 42 metri si incaglia all’Elba: acqua nello scafo e blackout, in salvo l’equipaggio

La nave, nel cercare riparo dal maltempo, si sarebbe avvicinata troppo alla costa urtando con il basso fondale e fermandosi lungo la falesia rocciosa presente in quell’area. A bordo c’erano 11 persone tra equipaggio e personale tecnico-scientifico.
A cura di Susanna Picone
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Paura al largo dell’isola d’Elba dove nella serata di ieri una nave oceanografica, la Fugro Mercator, battente bandiera bahamense e lunga 42 metri, si è incagliata sulla scogliera del promontorio dell'Enfola, nei pressi di Portoferraio.

Ne dà notizia la Guardia costiera, che ha tratto in salvo gli 11 membri dell’equipaggio. La nave era impegnata in operazioni di monitoraggio dei fondali marini: secondo quanto è stato comunicato, l’incidente ha determinato un ingresso d'acqua nello scafo, inizialmente contenuto dall'equipaggio, ma che ha successivamente danneggiato una parte dei motori e provocato un blackout totale degli apparati di bordo. Non si registrano per il momento inquinamenti marini dovuti a sversamenti di combustibile.

La Capitaneria di porto spiega che sulle cause dell’accaduto "da una prima ricostruzione, la nave, nel cercare riparo dal maltempo, si sarebbe avvicinata troppo alla costa urtando con il basso fondale e fermandosi lungo la falesia rocciosa presente in quell'area", ma sono in corso accertamenti per chiarire "se la nave sia arrivata in prossimità della costa a causa del forte vento presente nella giornata di ieri oppure se abbia avuto problemi tecnici agli organi di propulsione".

A bordo c’erano 11 persone tra equipaggio e personale tecnico-scientifico, di diverse nazionalità, attualmente tutti in buone condizioni di salute. Per evacuarli è intervenuta la motovedetta Cp 805 della Capitaneria di porto di Portoferraio. Le operazioni di trasbordo sono state difficoltose a causa del blackout che ha interessato la nave, della vicinanza agli scogli e della risacca presente in zona.

La Guardia costiera spiega anche che durante un incontro tenutosi oggi presso la Capitaneria di porto di Portoferraio "la società armatrice è stata diffidata, per ragioni di tutela ambientale, alla rimozione della nave e sono stati esaminati gli aspetti di dettaglio delle attività volte al successivo recupero della nave. Sono attualmente in atto, a cura di una società specializzata nel settore, i sopralluoghi subacquei preliminari finalizzati alla redazione di un piano operativo per la rimozione dell'unità. Dai monitoraggi con mezzi aeronavali della Guardia Costiera non si registrano inquinamenti marini dovuti a sversamenti di combustibile".

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