Caso Chiara Poggi, perché la difesa di Andrea Sempio si è opposta all’incidente probatorio sulle nuove analisi

"Abbiamo depositato delle controdeduzioni con le quali riteniamo di opporci allo svolgimento dell'incidente probatorio". Lo ribadisce a Fanpage.it l'avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio indagato per omicidio in concorso di Chiara Poggi uccisa nell'agosto del 2007. Unico condannato del delitto è il fidanzato Alberto Stasi: sta finendo di scontare una pena di 16 anni di carcere.

A distanza di 18 anni Sempio ritorna ad essere iscritto nuovamente nel registro degli indagati (lo era già stato nel 2016 ma nel 2017 la Procura di Pavia archiviò tutto) dopo che la difesa di Alberto Stasi ha presentato nuove consulenze genetiche sulle unghie di Chiara Poggi: nel 2014 la perizia della Corte d'Assise d'Appello bis nel processo su Stasi trovò frammenti di cromosoma Y che potrebbero essere riconducibili al ceppo famigliare di Sempio. Ma "non uscì nessun risultato pulito", ha spiegato a Fanpage.it il perito di allora Francesco De Stefano. Sulla base di questa perizia nel 2017 si decise per l'archiviazione per Sempio, mentre oggi la difesa di Stasi la ‘impugna' per far riaprire le indagini.

Ora oggetto dell'incidente probatorio richiesto dalla Procura potrebbero essere anche gli oggetti che vennero trovati in casa la mattina del 13 agosto 2007 o successivamente nella pattumiera: ovvero una confezione di tè freddo, un vasetto di yogurt e una scatola di cereali. Da quanto si è saputo, alcune comparazioni, secondo i pm, andrebbero effettuate nelle analisi, oltre che col Dna di Andrea Sempio, anche coi profili genetici dei soggetti maschili della famiglia Poggi e con frequentatori maschi della casa all'epoca.

Ma nel dettaglio in cosa consisterà questo incidente probatorio richiesto dalla Procura di Pavia al giudice per le indagini preliminari? E perché la difesa di Sempio si è opposta?

Avvocato, perché avete deciso di opporvi all'incidente probatorio? 

Abbiamo depositato delle controdeduzioni con le quali riteniamo di opporci allo svolgimento dell'incidente probatorio perché riteniamo che sono tutti atti ripetibili. Quindi rinviabili tranquillamente al dibattimento. In altre parole, sono atti per cui non c'è motivo a procedere con l'incidente probatorio per precostituire una prova che si potrà invece concretizzare – come per tutte le prove – in un eventuale dibattimento.

Nell'incidente probatorio quali tipo di nuove analisi verranno fatte? 

Di nuovo ci sarebbero dei reperti che non sono mai stati analizzati dal 2007. Ma quali sono ancora non lo so. Sono reperti mai analizzati perché non ritenuti a quel tempo congrui. Ci sono altri che sono stati analizzati e avrebbero dato risultati neutri. Ora chi punta a questo incidente probatorio spera che con le nuove tecnologie ci possano essere risultati diversi.

Oltre al test del dna, vi hanno chiamato per qualche altro accertamento? 

No. Ora il giudice per le indagini preliminari ha due giorni per leggere le nostre controdeduzioni poi deciderà se accoglie la richiesta del pm (ovvero di procedere con l'incidente probatorio). Se sì fisserà l'udienza per l'incidente probatorio.

So che avete intenzione di nominare come consulente l'ex generale del Ris di Parma Luciano Garofano, ancora in servizio al tempo dell'omicidio di Garlasco e i cui collaboratori si occuparono nel caso. 

Non lo abbiamo ancora formalizzato perché dobbiamo ancora attendere se si procederà con l'incidente probatorio. Se il gip accoglierà la richiesta della Procura sicuramente diventerà il nostro consulente. Ora non è ancora il momento.