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Via libera dal Consiglio europeo alle conclusioni su difesa, competitività e migrazioni: le novità

Il Consiglio europeo ha adottato le conclusionisu competitività, migrazioni e difesa. I Ventisette hanno chiesto all’Ue di “accelerare i lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell’Europa entro i prossimi cinque anni”.
A cura di Giulia Casula
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Il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni su competitività, migrazioni e difesa. A quanto si apprende da fonti europee, a cena i 27 leader stanno discutendo del Quadro finanziario pluriennale, ultimo capitolo della riunione.

Rispetto all'ultima versione delle conclusioni non sono stati apportati cambiamenti . Come previsto, i leader hanno chiesto di accelerare i lavori su tutti i fronti "per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell'Europa entro i prossimi cinque anni". La richiesta è di andare avanti inoltre con l'opera di semplificazione legislativa, soprattutto nei settori della decarbonizzazione dell'industria e della sicurezza e difesa.

Nel capitolo sulla competitività, il Consiglio "incoraggia ulteriori lavori in particolare su: la dimensione esterna, in particolare attraverso partenariati globali; l'attuazione della legislazione Ue adottata e l'applicazione della legislazione vigente; la prevenzione e il contrasto della migrazione irregolare, anche attraverso nuove modalità in linea con il diritto Ue e internazionale; gli sforzi per facilitare, aumentare e accelerare i rimpatri, utilizzando tutte le pertinenti politiche, strumenti e mezzi Ue; i concetti di paesi terzi sicuri e paesi di origine sicuri; la lotta contro la strumentalizzazione, la tratta di esseri umani e il contrabbando; l'allineamento della politica dei visti da parte dei paesi limitrofi; nonché percorsi sicuri e legali in linea con le competenze nazionali", si legge.

I pacchetti già proposti dalla Commissione quindi dovranno andare avanti spediti. Sull'energia si accoglie con favore la strategia sui prezzi accessibili e i Ventisette hanno posto l'accento sull'importanza di interconnessioni, infrastrutture e nuove fonti di approvvigionamento. Sull'Unione del risparmio e degli investimenti invece, la discussione come ha spiegato anche Meloni si è concentrata sui vantaggi di un sistema di sorveglianza unica.

Quanto alla difesa, come ha spiegato anche Meloni a margine del summit, grande attenzione è stata data ai finanziamenti privati per l'industria della difesa sul modello dell'Invest Eu. Un elemento che l'Italia ha chiesto di inserire nelle conclusioni. "Il Consiglio invita la Commissione a prendere in considerazione l'ulteriore utilizzo dei programmi dell'Ue, ad esempio basandosi sull'esperienza del comparto degli Stati membri InvestEU, tenendo conto del carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri", si legge.

Nella sezione sul mercato unico sono stati confermati i riferimenti all'automotive, all'industria pesante, al settore delle spedizioni e dell'aviazione come comparti da rafforzare e decarbonizzare. Confermato anche il riferimento alle multe 2025 e alla revisione del regolamento auto. Il Consiglio "invita la Commissione a presentare, senza indugio, una proposta mirata per ulteriori flessibilità alla pietra miliare del 2025 ai sensi del regolamento che stabilisce gli standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 per auto e furgoni e a portare avanti la revisione prevista nel presente regolamento", recita il testo.

Sull'immigrazione il Consiglio europeo incoraggia a proseguire i lavori sulla "dimensione esterna" attraverso la prevenzione e il contrasto della migrazione irregolare e l'aumento dei rimpatri. Al centro del passaggio la definizione dei Paesi sicuri, su cui anche Meloni è tornata a insistere, in attesa dell'esame del nuovo Regolamento rimpatri.

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