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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Delitto di Garlasco, Andrea Sempio: “Sono innocente, la famiglia di Chiara Poggi crede in me”

Andrea Sempio, indagato per concorso nell’omicidio di Chiara Poggia a Garlasco, ai microfoni di Chi l’ha visto?: “Io sono innocente. Con questa storia non c’entro nulla. Vedrete che andrà tutto bene”.
A cura di Ida Artiaco
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"Io sono innocente. Con questa storia non c'entro nulla. Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene". Parla per la prima volta Andrea Sempio, iscritto nei giorni scorsi nel registro degli indagati per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa nella sua casa di Garlasco nell'agosto del 2007.

Ai microfoni di Chi l'ha visto?, che nella puntata di questa sera manderà in onda l'intervista integrale, il giovane, oggi 37 anni ed amico del fratello della vittima, ha aggiunto che "la famiglia Poggi crede in me, non hanno mai avuto dubbi". Sempio, che all'epoca del delitto, poco più che maggiorenne, frequentava la casa della vittima perché amico del fratello Marco, ha poi sottolineato: "Con Marco mi sento ancora. Dal punto di vista legale mi sento tranquillo, mi sta pesando il punto di vista mediatico". E ha infine concluso: "Lasciamo lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto bene".

Andrea Sempio è indagato per la seconda volta per l'omicidio di Chiara Poggi. La prima è stata una decina di anni fa, poi la sua posizione venne archiviata nel 2017, mentre nel frattempo veniva condannato in via definitiva per il delitto Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima. Sempre oggi l'avvocato difensore di Sempio, Massimo Lovati, ha comunicato che il suo assistito è tornato a lavoro, mentre restano in attesa dei risultati degli esami genetici, dopo che la settimana scorsa proprio Sempio è stato sottoposto coattivamente a un prelievo del Dna, una cui traccia sarebbe stata rinvenuta sulle unghie di Chiara Poggi.

Gli accertamenti disposti dalla Procura, essendo ripetibili, potrebbero essere quindi eseguiti anche senza il contraddittorio tra le parti. "È possibile – ha detto il legale – che noi lo verremo a sapere soltanto a cose fatte".

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