“La tregua sarà decisa solo da Russia e Usa”: il consigliere del Cremlino commenta la telefonata Putin-Trump

Nella lunga telefonata tra i due presidenti “Putin ha raggiunto un risultato molto importante: l’esclusione di Ue e Kyiv da ogni futuro negoziato”. L’interruzione di 30 giorni dei bombardamenti sugli impianti energetici “scatterà appena la accetta anche l’Ucraina”. Che di fatto non ha voce in capitolo, perché “Trump detterà a Zelensky il da farsi”. In base alle decisioni prese con Mosca. Con la consueta inesorabile chiarezza, il politologo russo Dmitry Suslov, dirigente e docente dell’università moscovita Hse e consigliere tra i più ascoltati del Cremlino, spiega a Fanpage.it quali sono i risultati più significativi del colloquio Trump-Putin dal punto di vista russo. Riconosce che il suo presidente ha detto no alla tregua concordata a Riad tra Usa e Ucraina.
Si dice ottimista sui rapporti con Washington e sul prosieguo delle trattative. Ma ribadisce le condizioni della Russia per un cessate il fuoco. Niente più aiuti militari e di intelligence, in primo luogo. Poi, come più volte spiegato da Putin e dai suoi collaboratori, non si tratterà solo di acquisire territori ma anche di imporre a Kyiv la smilitarizzazione, un governo amico di Mosca e un controllo di fatto sulla sua legislazione. E, soprattutto, niente Nato. Una sorta di resa incondizionata.

Professor Suslov, cosa ha prodotto di positivo la telefonata tra i due presidenti, dal punto di vista di Mosca?
Il risultato più importante per la Russia è che Putin e Trump si sono impegnati per negoziati bilaterali per la risoluzione del conflitto ucraino. Non multilaterali, non con la partecipazione degli europei e dell’Ucraina, ma bilaterali.
Era uno degli obiettivi principali del Cremlino?
Sì, assolutamente. È estremamente importante. Un altro risultato cruciale è che, nonostante non ci sia un cessate il fuoco immediato, entrambi i Paesi sono determinati ad andare avanti. La volontà politica e l'atteggiamento in entrambe le capitali rimangono molto positivi. Lo testimonia l'accordo tra Russia e Stati Uniti su una sospensione di 30 giorni per gli attacchi a lungo raggio contro le infrastrutture energetiche.
Ecco, ma da quando? Non si capisce né dal resoconto della telefonata diffuso dalla Casa Bianca americana né da quello diffuso dal amministrazione presidenziale russa, quando inizierà questa moratoria.
Ancora non lo sappiamo, perché anche l'Ucraina dovrà accettarlo. Finora si tratta solo di un accordo russo-americano.
Sì ma lei ha appena detto che Usa e Russia escludono categoricamente gli ucraini — oltre all’Ue — dai negoziati.
Infatti Putin ha dichiarato di aver già dato ordine ai vertici militari di cessare gli attacchi agli impianti energetici ucraini. Ma l'attuazione ufficiale di questo cessate il fuoco energetico avverrà solo quando anche Kyiv lo accetterà.
Bontà vostra…
In realtà rappresenta un passo molto importante. È un gesto di buona volontà da parte della Russia. Una concessione da parte nostra. Un gesto nei confronti di Donald Trump e degli Stati Uniti.
Oddio, non è che i droni e i missili ucraini abbiano fatto tenere carezze ai vostri depositi di carburante e alle vostre infrastrutture energetiche, ultimamente…
Ma ovviamente l'Ucraina soffre molto di più a causa degli attacchi energetici a lungo raggio rispetto alla Russia. E il fatto che la Russia abbia accettato questa tregua serve a dimostrare che ci sono progressi. Permette a Donald Trump di affermare che ci sono risultati concreti e che la cooperazione con Mosca produce frutti.
Resta il fatto che Putin ha detto di no al cessate il fuoco generale su cui Usa e Ucraina si erano accordati a Riad.
Per quanto riguarda il cessate il fuoco generale, Putin ha spiegato ancora una volta a Donald Trump che ci sono condizioni molto precise affinché la Russia lo accetti. Tra queste, la cessazione totale di qualsiasi aiuto militare e della condivisione di intelligence all’Ucraina da parte degli Stati Uniti.
Durante questi 30 giorni di moratoria per gli attacchi sugli impianti energetici — ammesso che gli ucraini li accettino — Kyiv dovrà restare senza forniture di armi e di intelligence?
No. La sospensione totale di tutti gli aiuti militari e della condivisione dell’intelligence riguarda il cessate il fuoco generale.
Non anche per il cessate il fuoco energetico?
Abbiamo fatto una concessione. Ma guerra continuerà ovunque, in ogni dimensione. Tranne che per gli attacchi a lungo raggio contro l gli impianti che generano energia.
Appena conclusa la telefonata tra Trump e Putin, a Kyiv sono suonate le sirene dell’allarme aereo. Attacchi di missili e droni. La gente è scesa nella metropolitana e nei rifugi. Attacchi anche su Sumy, vicino al confine con la Russia. Vuol dire che se proprio va bene per 30 giorni non bombarderete centrali elettriche ma continuerete a prender di mira le città?
Ripeto, se l’Ucraina accetterà, sospenderemo gli attacchi sulle centrali energetiche. Ma non concederemo nient’altro. Non solo Kyiv, nemmeno Odessa o Leopoli saranno al sicuro.
La vostra posizione è molto chiara, purtroppo.
La nostra concessione sulle infrastrutture energetiche è una dimostrazione di buona volontà nei confronti di Donald Trump.
Ricapitolando: i negoziati proseguiranno su base bilaterale: solo Mosca e Washington. Niente Europa e niente Kyiv. Poi però lei ha aggiunto che la moratoria concordata per telefono da Trump e Putin dovrà essere accettata formalmente da Kyiv. Non è una contraddizione?
Gli Stati Uniti conducono negoziati paralleli con l’Ucraina…
Negoziati paralleli che lasciano il tempo che trovano, visti i rapporti di forza e l’allineamento tra il Cremlino e l’amministrazione presidenziale americana..
In effetti la natura di questi negoziati paralleli è complessa. Voglio dire, l'unico vero negoziato si svolge tra Washington e Mosca. Assolutamente.
E allora che razza di trattativa è quella degli Usa con Kyiv?
Più che una trattativa è una dittatura unilaterale. Gli Stati Uniti semplicemente dettano le condizioni a Kiev e la informano su ciò che deve essere fatto.
Si è parlato anche di grandi accordi economici tra Russia e Usa. Solo fumo negli occhi, almeno per ora?
Sì, assolutamente. Semmai questi accordi verranno dopo, come parte dell'accordo generale tra Mosca e Washington. Ho motivo di ritenere che anche questo accordo generale sia stato oggetto di discussione tra Putin e Trump, anche se ciò non è stato reso pubblico dopo la telefonata.
Di sicuro han parlato delle sanzioni…
Anche Trump ha dichiarato ufficialmente che hanno discusso di misure contro le sanzioni. Hanno affrontato i contorni dell'accordo finale, compresi i temi territoriali, il non ingresso dell’Ucraina nella Nato e altre questioni all’origine del conflitto in corso.
Hanno parlato anche di Medio Oriente e di equilibri globali, secondo quanto riferisce Washington. I due leader tanno gettando le basi un nuovo ordine mondiale in cui Stati Uniti, Russia e Cina saranno le grandi potenze che controlleranno la politica internazionale? La telefonata è un passo in quella direzione?
Questa telefonata è solo uno dei primi passi verso la normalizzazione delle relazioni tra Stati Uniti e Russia e l'intensificazione del dialogo non solo sull'Ucraina, ma su un'agenda più ampia, che include il Medio Oriente, la stabilità strategica, le relazioni con l'Iran e altro. Ma ancora non siamo a un mondo tripolare.