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Meloni al vertice dei ‘volenterosi’: “No a invio di truppe in Ucraina, fiducia in Trump per cessate il fuoco”

La premier Giorgia Meloni ha partecipato al vertice dei leader dei Paesi ‘volenterosi’ convocato dal premier britannico Keir Starmer. Durante l’incontro, tenutosi sabato 15 marzo in videoconferenza, ha ribadito il “no” all’invio di truppe in Ucraina e il sostegno al presidente Usa Donald Trump nelle trattative per il cessate il fuoco con la Russia.
A cura di Eleonora Panseri
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Durante il vertice con i leader dei Paesi ‘volenterosi', convocati ieri, sabato 15 marzo, in videoconferenza dal primo ministro britannico Keir Starmer, la premier Giorgia Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano: l'invio di truppe europee in Ucraina sarebbe "una soluzione molto complicata e poco efficace" e che l'Italia non condividerebbe.

L'obiettivo della premier sarebbe infatti quello di tenere unite le due sponde dell’Atlantico, confidando nella mediazione del presidente Usa Donald Trump che ha aperto un canale con la Russia.

Come riporta il Corriere della Sera, non era scontato che Meloni si collegasse, fino all'ultimo infatti la sua partecipazione era rimasta incerta. Ma, riferisce il quotidiano, la premier in una telefonata con Starmer avrebbe ricevuto rassicurazioni sui temi trattati durante il vertice.

Meloni, come anticipato, ha quindi nuovamente affermato che l’Italia non si unirà a una eventuale forza militare sul terreno, aggiungendo che una forza di interposizione da schierare lungo la frontiera della guerra dovrebbe essere formata solo da Stati neutrali e non dalle nazioni che hanno inviato aiuti, anche militari, all’Ucraina.

Poi ha confermato che l'Italia intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci.

Tra pochi giorni, giovedì prossimo, nel Regno Unito è attesa una nuova riunione operativa dei ‘volenterosi' per concretizzare il piano militare e l’Italia sembra abbia già confermato al sua partecipazione. Anche se, a quanto si apprende, per la premier la priorità resta il cessate il fuoco.

E la sua paura è che le iniziative di Francia e Gran Bretagna finiscano per "spaccare il fronte occidentale" e allontanare gli Usa in un momento in cui invece l'obiettivo, secondo Meloni, dev'essere quello dell'unità con il "pieno coinvolgimento della Casa Bianca" che rimane "decisivo".

Sia per le trattative tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin che per garantire successivamente la deterrenzaIntanto, lo staff della premier starebbe pensando a una missione alla Casa Bianca, dopo il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo.

Ieri, in serata, da Palazzo Chigi hanno fatto sapere inoltre che la premier ha sentito telefonicamente il primo ministro dell’Arabia SauditaMohamed bin Salman.

"Alla  luce del positivo esito dei colloqui tenutisi a Gedda a inizio settimana e a seguito della videoconferenza di questa mattina convocata dal Primo Ministro Starmer, i due leader hanno in particolare discusso delle iniziative in corso e dell’impegno condiviso per una pace giusta e duratura in Ucraina", si legge nella nota.

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