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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, chiesto l’incidente probatorio per Manuela Bianchi: potrebbe essere risentita in Procura

La Procura di Rimini ha chiesto l’incidente probatorio per Manuela Bianchi, che potrebbe essere risentita affinché le sue dichiarazioni vengano messe agli atti nell’eventuale processo successivo alle indagini per l’omicidio di Pierina Paganelli.
A cura di Ida Artiaco
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Pierina Paganelli e Manuela Bianchi.
Pierina Paganelli e Manuela Bianchi.
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Non si fermano le indagini sull'omicidio di Pierina Paganelli, l'anziana uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 nel garage del comprensorio di via del Ciclamino a Rimini. La Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto l'incidente probatorio per risentire ad interrogatorio la nuora della vittima, Manuela Bianchi, con l'obiettivo di fissare le sue parole che verrebbero poi messe agli atti nell’eventuale processo successivo alle indagini.

La donna, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan con la consulenza di Davide Barzan, è indagata dal 4 marzo scorso per favoreggiamento, quando interrogata dal sostituto procuratore Daniele Paci e dal dirigente della squadra mobile di Rimini, Marco Masia, ha inizialmente raccontato di non ricordare alcuni particolari della mattina del ritrovamento del corpo di Pierina, il 4 ottobre 2023 nel garage di via Del Ciclamino.

La nuora di Paganelli, legata da una relazione extraconiugale con l'unico indagato per l'omicidio, il 34enne Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio scorso, ha raccontato che la mattina del ritrovamento aveva visto l'uomo. Bianchi, in altre parole, prima di chiamare il 112 quella mattina avrebbe incontrato Dassilva il quale a sua volta, dopo averla rassicurata, le avrebbe detto di non urlare, facendole segno con un dito sulle labbra, perché c'era una donna morta nel vano che porta all'ascensore. Poi, il 35enne le avrebbe detto chi chiamare e cosa dire per dare l'allarme.

Con questa versione resa agli inquirenti, la nuora ha confermato di fatto le ipotesi degli inquirenti contro Dassilva. Per la Procura le dichiarazioni di Bianchi devono essere acquisite con incidente probatorio, quindi subito, e comunque prima dell'eventuale processo in Corte d'Assise, perché la nuora vive ancora in via del Ciclamino e può essere oggetto di minacce o può altresì ricevere offerte di denaro affinché ritratti le accuse nei confronti di Dassilva e

"Manuela Bianchi è ritenuta affidabile e credibile dagli inquirenti – ha detto il consulente della difesa Davide Barzan -. E per questo motivo la Procura ha chiesto al gip che vengano acquisite le sue dichiarazioni fondamentali per questo procedimento".

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