Omicidio Francesca Deidda, i messaggi di Sollai all’amante: “Lo sa ma non mi molla, mi devo muovere io”

“Non mi molla ma entro un mese chiudo” così Igor Sollai scriveva all’amante pochi mesi prima di uccidere la moglie Francesca Deidda, la 42enne di San Sperate uccisa il 10 maggio con diverse martellate alla testa e trovata cadavere solo il 18 luglio successivo all'interno di un borsone abbandonato nelle campagne tra Sinnai e San Vito, nei pressi della vecchia statale 125 in Sardegna.
Secondo l’accusa, in quei messaggi all’amante, agli atti del processo in corso al tribunale di Cagliari, sarebbe da ricercare il movente del terribile delitto che l’uomo ha negato per mesi, sostenendo la tesi di un allontanamento volontario della donna prima di ammettere l'omicidio. Nelle comunicazioni con l’amante, sua vecchia amica che ormai frequentava assiduamente, Sollai sostiene che la moglie sapesse della relazione extraconiugale ma che non riusciva a liberarsi di lei.
“Lei ha capito che io c’ho un’altra fisso e nonostante tutto mica mi molla. Sai che tuo marito ha un’altra, è palese, ha cambiato le sue abitudini dall’oggi al domani eppure vedi che lei non fa il primo passo” scriveva infatti il 43enne in alcuni messaggi inviati nel gennaio dello corso anno all’amante, aggiungendo: “Quindi per quello che ho capito mi devo muovere io in un certo modo”.
L’amante ha sostenuto che l’uomo si riferisse alla separazione e al divorzio ma per l’accusa, già in quei mesi Sollai stava maturando l’idea del delitto per liberarsi della moglie Francesca Deidda. In altri messaggi inviati ai parenti nel maggio successivo, come ricostruisce L’Unione Sarda, l’imputato del delitto infatti faceva esplicito riferimento al cianuro.
Dalla cronologia del telefono emerge in particolare che ha cominciato a informarsi sull’acquisto del cianuro e poi ha chiesto a un familiare se poteva acquistargli la sostanza. Ancora più espliciti i contenuti ricercati dopo il delitto come ad esempio ricerche su “come fare sparire un corpo” e “il metodo più veloce per fare sparire un corpo".
Pochi giorni prima della scomparsa e della morte di Francesca Deidda, Igor Sollai chattava con l’amante scrivendo “potrei chiudere entro il mese” e infine due giorni prima del delitto la rassicurava: “Possiamo organizzare un weekend assieme”.