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Damiano David sul Sanremo coi Maneskin: “Ancora non capisco come abbiamo fatto a vincere il Festival”

Damiano David, dopo esser stato ospite a Sanremo 2025, è tornato a raccontare la propria esperienza del 2021 nel podcast Supernova di Alessandro Cattelan: qui anche il racconto del sogno americano e delle polemiche all’Eurovision.
A cura di Vincenzo Nasto
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Alessandro Cattelan e Damiano David, 2025
Alessandro Cattelan e Damiano David, 2025

Dopo esser stato ospite del Festival di Sanremo 2025 con due interpretazioni, la cover Felicità di Lucio Dalla e il suo singolo da solista Born With a Broken Heart, Damiano David incrocia di nuovo i suoi passi con uno dei co-conduttori del Festival, Alessandro Cattelan. Ospite del suo podcast Supernova, il frontman dei Maneskin ha raccontato un po' il contorno degli ultimi anni, dal successo a Sanremo 2021 con Zitti e Buoni alla polemica successiva alla vittoria all'Eurovision Song Contest, l'amore dei fan francesi ma soprattutto il sogno americano, tra l'incoscienza dei primi anni all'ormai convivenza negli stati uniti con la compagnia Dove Cameron.

Il racconto della vittoria dell'Eurovision Song Contest 2021: "Aveva senso vincere lì con una canzone pop come Zitti e buoni"

Infatti, dopo aver ricordato la loro prima apparizione ai BootCamp di X Factor, dove a differenza degli altri concorrenti, avevano già pronti 40 pezzi da esibire nel percorso che li porterà in finale, dietro solo a Lorenzo Licitra, Damiano David svela che è stata molto più "improbabile" la loro vittoria sanremese, rispetto alla competizione europea dell'Eurovision Song Contest: "A livello di marketing e visibilità l'Eurovision è stato il punto di svolta, mentre quello mentale è stato il Festival di Sanremo. L'Eurovision ha senso che lo abbiamo vinto, perché è qualche che si basa molto sulla teatralità, sul fare spettacolo. Eravamo finti underdog lì, perché la nostra canzone aveva una struttura pop, anche perché io sono un cantautore pop. Non voglio essere cattivo, ma c'erano 3-4 canzoni forti e aveva senso vincere. Sanremo invece no".

Su Sanremo 2021: "Tutt'ora, oggi, non capisco come abbiamo fatto a vincere"

David infatti sottolinea come la competizione con gli altri cantanti in gara quell'anno, ma anche l'ambiente musicale del Festival, privato del suo pubblico in sala nel 2021, andasse totalmente contro le aspettative di una vittoria. "C'erano sette canzoni mega forti, c'era Fedez e Francesca Michielin, c'era Ermal Meta, c'era Noemi, un sacco di gente forte. Noi avevamo un pubblico nostro in Italia ma non eravamo quello che rappresentiamo oggi. Tutt'ora, oggi, non capisco come abbiamo fatto a vincere. Per me è stato come la Roma che ribalta contro il Barcellona, c'era una possibilità su un miliardo e ci siamo riusciti". E sulle polemiche per ciò che è accaduto durante la finale dell'Eurovision, il cantante si dice, ironicamente, pentito di aver fatto il test antidoping: "Io ho sbagliato a fare il test antidroga e smentire, l'ho detto anche in passato. Sarebbe stata una figata farlo credere a tutti".

I Maneskin vincono Sanremo 2021 (Matteo Rasero/LaPresse)
I Maneskin vincono Sanremo 2021 (Matteo Rasero/LaPresse)

Il sogno americano, dall'incoscienza all'incontro con Mick Jagger

Dopo l'Eurovision, il salto negli Stati Uniti, anche grazie al successo internazionale della cover di Beggin', l'incoronazione di Mick Jagger. Un sogno americano coltivato sin da giovanissimi: "Sì, ma noi abbiamo da sempre pensato in prospettiva all'America, perché la musica che noi facciamo e facevamo al tempo è sempre stata una musica con un taglio internazionale. Noi abbiamo iniziato suonando e cantando in inglese. L'italiano è arrivato dopo per una questione sia di necessità. Non possiamo essere limitati solo alla lingua straniera e dobbiamo fare canzoni nella nostra lingua: un'ulteriore sfida. Essendo ragazzini, io a 18 anni e gli altri ne avevano 15-16, c'era quel modo di sognare in maniera incosciente. Alla fine nessuno ci ha mai tolto questo sogno e più andavamo avanti, più ci sentivamo di avvicinarci di un passo a quella cosa. Poi quando è successo è stato ‘Oddio, che figata'. Allo stesso tempo, guardandoci dietro, non è stato casuale ciò che è arrivato, tutto il nostro percorso".

Damiano David: "Alcune star mi ricordano ciò che non voglio diventare"

E sui grandi personaggi incontrati nel viaggio americano, c'è anche il frontman dei Coldplay, Chris Martin e Madonna: "Io non c'ero quando ci ha invitato Madonna, io ne ho saltati tanti di questi incontri. Invece Vic e Thomas hanno più energie di me. Alcune star sono ‘mezze strane', questi sono rimasti dentro il loro essere famosi. Alcuni, devo dire, mi ricordano esattamente ciò che non voglio diventare da grande".

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