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Papa Francesco “ha ripreso a lavorare, non ha avuto nuove crisi”, nuovo bollettino sulle condizioni di salute

Il bollettino di oggi, mercoledì 5 marzo, del Vaticano sulle condizioni di Papa Francesco al 20esimo giorno di ricovero al Gemelli di Roma in seguito a polmonite bilaterale. Bergoglio “ha ripreso alcune attività lavorative, trascorso la giornata in poltrona. Ha incrementato fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva”.
A cura di Davide Falcioni
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"Non si sono presentate nuove crisi, continua l’ossigeno ad alti flussi di giorno e la ventilazione meccanica di notte". È quanto riferisce la Sala Stampa Vaticana nel nuovo bollettino serale sulla salute di Papa Francesco, da venti giorni ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Bergoglio "ha ripreso alcune attività lavorative".

Più nel dettaglio, "il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico la prognosi rimane riservata".

Questa mattina nell'appartamento privato sito al 10° piano il Papa "ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia. Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative. Sempre nel corso della mattina ha chiamato Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza. Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro".

Già stamattina Papa Francesco aveva ripreso "la ventilazione di ossigeno ad alti flussi", secondo quanto fatto sapere da fonti vaticane.

Nell'omelia per oggi, Mercoledì delle Ceneri, il Santo Padre ha ricordato che la morte è "una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, segno della precarietà e fugacità della nostra vita". Quelle ceneri che, prosegue ancora il Pontefice, richiamano la "fragilità nell’esperienza della malattia, nella povertà, nella sofferenza che a volte piomba improvvisa su di noi e sulle nostre famiglie".

Nelle ultime notti Bergoglio avrebbe indossato la maschera per l'ossigeno – la ventilazione meccanica non invasiva durante tutta la notte lo aiuta a dormire meglio – senza tuttavia essere stato sedato. Sullo stato della polmonite che ha colpito Papa Francesco al momento non ci sono novità: la situazione appare stabile sempre nel contesto di un quadro complesso.

Nel bollettino di ieri sera la Sala Stampa della Santa Sede aveva riferito che, dopo la giornata difficile di lunedì con due crisi respiratorie, il Pontefice era "stabile", apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato. La nota precisava che il Papa "non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria, né broncospasmo", che "è rimasto apiretico, sempre vigile, collaborante alle terapie e orientato", nella mattina era "passato alla ossigenoterapia ad alti flussi" ed aveva "eseguito la fisioterapia respiratoria". Stabile è apparso il quadro clinico anche riguardo il cuore, i reni e i valori del sangue, ma in una situazione generale complessa.

Stasera, in piazza San Pietro, alle 21, si terrà intanto il decimo appuntamento di preghiera per il Pontefice con la recita del Rosario che sarà guidata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.

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