Almasri, Donzelli: “Dalla Corte dell’Aja cialtroneria, hanno provato a mettere in difficoltà l’Italia”
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A cura di Marco Billeci e Giulia Casula
L‘informativa del governo in Parlamento non è bastata a placare le polemiche sul caso Almasri. Alle Camere, Nordio ha spiegato di non aver agito per evitare la scarcerazione dell'aguzzino libico, perché avrebbe rilevato decisivi errori di forma, nella stesura del mandato di arresto dell'Aja. La versione fornita dal ministro (diversa da quelle sostenute in precedenza dalla maggioranza) ha però sollevato nuovi interrogativi. Perché Nordio si è arrogato un tipo di valutazione che sarebbe semmai stata compito delle parti coinvolte nel procedimento giudiziario contro Almasri?
"Non è che è stata sbagliata solamente una data", risponde il responsabile nazionale dell'organizzazione di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli. "È gravissimo che la Corte penale internazionale si sia comportata così e chiederemo chiarimenti. La Cpi ci ha messo 108 giorni a decidere sulla richiesta del mandato d'arresto fatta sulla stessa richiesta della procura della Cpi. Pensare che Nordio lo facesse in 38 ore mi sembra surreale e strumentale", prosegue il deputato.
Donzelli accusa le opposizioni, a cui rimanda le responsabilità per aver siglato gli accordi con la Libia. "Tutte le persone che ho visto del Pd e del M5s speculare in modo così vergognoso nei confronti di persone che sono state drammaticamente torturate, hanno detto a questi torturati che nel 2018, 2019, 2020, 2021 da Almasri a fare gli accordi con la Libia erano loro", dice. "Il protocollo Italia-Libia è stato firmato dal Pd con il governo Gentiloni nel 2017 e confermato da Conte nel 2020 col governo Pd-5s. Almasri stava torturando quelle persone che ora loro sbandierano come bandierine".
La Corte d'Appello di Roma "non ha fatto una scelta politica perché gli sta simpatico Almasri, ma è stata costretta, in seguito a quello che ha scritto il legale, perché c'erano degli errori fatti dalla Cpi nel mandato di arresto. Non potete raccontare favole", prosegue Donzelli. E perché se, come dice, Nordio si è accorto subito dell'errore, non lo ha segnalato all'Aja come avrebbe dovuto?
"La Cpi ci ha messo 108 giorni per valutare la richiesta della Procura della Cpi. Appena arrivata in Italia l'ha fatto in pochi minuti. Nel farlo ha compiuto una serie di cialtronerie e di errori dovuti alla fretta perché doveva per forza essere arrestato in Italia. Tra questi errori c'è stato quello macroscopico visto immediatamente da tutti di non comunicare all'autorità competente che era il ministero (della Giustizia, ndr) e questo ha consentito che venisse scarcerato", continua Donzelli. "Dopodiché di errori ne ha fatti così tanti che la stessa Cpi ha cambiato il mandato d'arresto e l'ha riscritto quando Almasri era già in Libia. Evidentemente la Cpi purtroppo si è comportato in modo inadeguato. Voi ve la prendete con Meloni e questo dimostra la vostra faziosità, preferite andare contro l'Italia", attacca il deputato che sulla Cpi rincara la dose. "Ha fatto errori gravi contro l'Italia che ha provato a mettere in difficoltà la nostra nazione. State tifando per chi ci mette in difficoltà sbagliando e accusando il governo Meloni. Dovreste chiedere alla Corte invece, perché ha fatto questi errori".