Operazione “Shield V”: sequestrati 4,8 milioni di farmaci dopanti, controllati 161 atleti in Italia
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Oltre 8.800 confezioni e circa 95.000 unità posologiche di farmaci illegali, tra anabolizzanti, dimagranti, antibiotici, antinfiammatori e medicinali per la disfunzione erettile, sono stati sequestrati nel corso dell’operazione internazionale "Shield V", coordinata dai Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute (NAS) e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il valore complessivo dei sequestri supera i 2,6 milioni di euro, mentre le indagini hanno portato all’arresto di 23 persone e alla segnalazione di 138 soggetti all’Autorità Giudiziaria.
L’operazione, che si è svolta da aprile a novembre 2024 sotto la direzione di Europol, ha visto il coinvolgimento di 30 Paesi, tra membri dell’Unione Europea e Stati extra UE, oltre a organizzazioni internazionali come l’Ufficio Europeo Antifrode (OLAF) e l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA). L’obiettivo era contrastare il fenomeno del "pharma crime", che include contraffazione, traffico illecito, furti e deviazioni dalla catena legale di approvvigionamento dei farmaci.
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Complessivamente, l’Operazione “Shield V”, condotta nei territori dei vari Paesi aderenti, ha permesso di individuare 4 laboratori clandestini e condurre indagini su 52 organizzazioni criminali; sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 4.800.000 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche, con quantitativi pari a 108 litri e più di 400.000 kg e e un valore commerciale di 11,1 milioni di euro; deferire alle competenti autorità giudiziarie 418 soggetti. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 4.000 controlli ad atleti, tra “in” e “out” competition che hanno consentito di sottoporre a controllo 161 atleti dei quali 4 sono risultati positivi.
Gli investigatori si sono concentrati in particolare sul contrasto del doping, sia nello sport amatoriale che professionistico. I NAS, in collaborazione con NADO Italia, hanno condotto 47 verifiche antidoping, controllando 161 atleti. Quattro di questi sono risultati positivi ai test. L’attività si è avvalsa di ispettori specializzati, presenti in tutti i reparti NAS sul territorio nazionale.
Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha ricoperto un ruolo di co-leader nell’operazione, affiancando Europol nella pianificazione e nel coordinamento delle attività. Questa posizione ha permesso all’Italia di partecipare attivamente alla “cabina di regia” internazionale, insieme a forze di polizia di Francia, Grecia e Spagna.