Maiorino (M5s): “Che Santanchè sia ancora ministra è schiaffo al Paese, Meloni le chieda dimissioni”
Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 stelle, ha commentato a Fanpage.it il rinvio a giudizio della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Il caso per il quale Santanchè andrà a processo è quello dei presunti falsi in bilancio nel gruppo Visibilia, di cui la senatrice di FdI è stata fondatrice e amministratrice delegata in passato. Maiorino ha chiesto le dimissioni della ministra, ma ha detto che probabilmente Giorgia Meloni non spingerà in questa direzione: "Non lo fa con nessuno dei suoi, perché ha dimostrato di tenere molto di più al suo circolo di amicizie e vicinanze che alla dignità delle istituzioni".
La ministra Santanchè deve dimettersi?
Noi chiediamo le sue dimissioni da tempo. Al di là della questione giudiziaria sul presunto falso in bilancio, il comportamento di Santanchè nei confronti dei suoi dipendenti è stato testimoniato da loro stessi, quando sono venuti in Senato e hanno portato prove documentali. Non riconoscere loro il Tfr, farli lavorare nonostante fossero in cassa integrazione Covid… già solo sulla base di questo caso, ci sarebbero stati motivi in abbondanza per dimettersi.
E dirò di più: quel ministero proprio non doveva essere affidato a Daniela Santanchè.
Per i problemi giudiziari?
Anche prima, per incompatibilità. Innanzitutto per conflitto d'interesse, essendo lei proprietaria di un grande stabilimento balneare di cui ha fintamente ceduto le quote. Dall'inizio del suo mandato, si sono susseguiti passaggi opachi che non sono degni della carica che ricopre. In un Paese che soffre, divorato dalla miseria, con 6 milioni di persone sotto il livello di povertà, avere un'imprenditrice fallimentare, una bancarottiera che ricopre una carica così delicata, è veramente uno schiaffo al Paese.
Il vostro capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, ha annunciato che siete pronti a presentare una seconda mozione di sfiducia se Santanchè non dovesse dimettersi. Quando?
A breve è in programma al Senato una giornata dedicata alle mozioni. Coglieremo la prima occasione disponibile. È molto triste che la premier attenda che siano le opposizioni a chiedere il minimo sindacale.
Giorgia Meloni dovrebbe imporre a Santanchè le dimissioni?
Certo, dovrebbe chiedere alla ministra Santanchè di fare un passo indietro. Ma non lo fa con nessuno dei suoi, perché ha dimostrato di tenere molto di più al suo circolo di amicizie e vicinanze che alla dignità delle istituzioni.
Quello per falso in bilancio non è l'unico caso giudiziario che coinvolge la ministra: ha citato quello sulla cassa integrazione Covid, ed è indagata anche per bancarotta. La situazione può peggiorare ancora?
È banale dirlo, sembra ormai una frase fatta, ma in qualunque altro Paese europeo basterebbe una virgola delle imputazioni che sono in capo a Santanchè per le dimissioni immediate di una ministra. L'Italia ha bisogno di una rivalsa.
Da destra sostengono che la vostra linea sia troppo giustizialista: andare a processo non significa essere colpevoli, e quindi non servirebbero dimissioni.
Dietro la scusa di giustizialismo la destra ha nascosto le peggiori nefandezze. Per loro se non si aspetta il terzo grado di giudizio non si può dire nemmeno che il mostro di Milwaukee può rivestire la carica di ministro – ovviamente solo quando gli conviene. Non scherziamo, così si porta il Paese nell'abisso.