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Stalker aggredisce la figlia della ex a Treviso e diffonde i suoi video intimi: a processo

Ha aggredito la figlia della ex e ha diffuso i suoi video intimi: per l’uomo, un 45enne, scatta il processo.
A cura di Beatrice Tominic
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Avevano intrapreso una relazione, ma quando la donna ha deciso di chiudere il rapporto lui ha aggredito sua figlia e ha minacciato di rendere pubblici video e foto intimi. Nel frattempo l'uomo, un quarantacinquenne di Treviso, ha iniziato a perseguitarla e pedinarla, appostandosi sotto casa e al posto di lavoro.

L'uomo è stato rinviato a giudizio: il processo inizierà il prossimo 10 febbraio. Dovrà rispondere di diversi reati dalla tentata estorsione allo stalking, dal revenge porn (diffusione di video privati a sfondo sessuale) alle lesioni personali.

L'aggressione alla figlia della ex

L'incubo per la donna ha avuto inizio quando ha scelto di chiudere la loro relazione, nel 2022. Da quel momento ha subito continui appostamenti ed è stata perseguitata. Lo stalker, però, dopo aver terrorizzato lei, ha provato ad aggredire la figlia, una ragazzina di appena tredici anni. I fatti risalgono al 10 giugno del 2023, quando si è avvicinato alla tredicenne per farsi dire dove si trovasse la madre. Ha preso per un polso la ragazzina e ha iniziato a storcerlo: la ragazzina è riuscita a scappare soltanto dopo avergli morso la mano.

La ragazzina viene portata al pronto soccorso e dimessa con un certificato medico che ne attesta una contusione guaribile in cinque giorni. Una situazione invivibile che ha portato la donna, una quarantottenne anche lei di Treviso, a denunciarlo.

Lo stalking e la minaccia di pubblicare i video intimi

Prima di quel momento l'unico bersaglio dell'uomo era stata la ex. Le scriveva di continuo decine di messaggi e telefonate, arrivate anche mentre lo stava denunciando alla stazione dei carabinieri. Veniva pedinata a casa, al lavoro o in pausa pranzo. Una volta avrebbe provato ad aggredirla mentre si trovava in automobile per rientrare a casa.

Poi ha inoltrato alcuni video intimi che li ritraevano alla cugina della donna. Aveva iniziato a minacciarla di pubblicare video e foto intime che gli erano state mandate: "Dammi 40mila euro, altrimenti pubblico i video dei nostri rapporti", l'avrebbe minacciata. Un incubo concluso soltanto dopo la denuncia per cui, a febbraio, sarà chiesta chiarezza in tribunale.

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