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Cosa sappiamo sul neonato trovato morto a Bari nella culla termica di una chiesa durante un funerale

Ad avvisare le forze dell’ordine della presenza di un neonato di sesso maschile nella culla termica della parrocchia San Giovanni Battista a Bari è stato il titolare di un’agenzia funebre. Si è avvicinato e ha notato il bambino, ormai morto.
A cura di Susanna Picone
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Dramma di inizio anno questa mattina, quando il corpicino senza vita di un neonato di circa un mese è stato trovato nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari. Una drammatica scoperta avvenuta praticamente per caso: l’allarme infatti non è scattato – il parroco don Antonio Ruccia ha confermato che il suo cellulare collegato alla culla non ha squillato – e del bimbo, di sesso maschile e ormai morto, si è accorto il titolare di un'agenzia funebre durante un funerale.

Il racconto dell'uomo che ha ritrovato il neonato morto nella culla termica: "Tanto dispiacere"

"L'ho preso in braccio, vederlo in quella tutina a fantasia militare, immobile, mi ha fatto tanto dispiacere. Non ho avuto paura ma ho provato tanto, tanto dispiacere", le parole di Roberto Savarese, raccontando cosa ha provato quando stamane ha trovato il corpo del bimbo lasciato nella culla termica vicino alla chiesa. Ha spiegato che oggi, mentre erano andati in chiesa per un funerale, ha parlato di quella culla pensata per accogliere i bambini con alcuni collaboratori. "Uno di loro ne aveva sentito parlare ma non aveva mai visto la culla e così gliel'ho mostrata. Ho aperto il cancello prima e la porta dopo. Non riuscivo a credere ai miei occhi: c'era un neonato, un maschietto ed era morto. Era immobile, la carnagione chiara e nulla era accanto a lui: non un ciuccio, un biberon, un cambio, un biglietto. Ho chiamato il 118 e da lì sono scattati soccorsi e indagini".

L'allarme non scattato e l'ipotesi della morte prima dell'abbandono in chiesa

Secondo Savarese quel bimbo si trovava lì da almeno 24-48 ore "ma non comprendo come mai non abbia funzionato il sistema di riscaldamento né perché non sia scattato l'allarme che avrebbe dovuto segnalare la sua presenza". L’uomo ha ricordato anche la gioia del ritrovamento in quella culla di una bimba qualche tempo fa: "Era bellissima e sono felice abbia una famiglia. Oggi, invece, questo neonato senza vita fa tanta tristezza".

Forse il piccolo è stato sistemato all'interno della culla quando era già morto, questo spiegherebbe il mancato allarme, ma per chiarire quanto accaduto sono in corso le indagini. I primi a intervenire questa mattina sono stati gli agenti delle Volanti e della Scientifica della questura di Bari che hanno effettuato i primi rilievi, ma sul caso ora indagano i poliziotti della squadra mobile. Al vaglio degli investigatori ci sono i filmati delle telecamere della zona e della chiesa, per cercare di dare un volto alla persona che ha lasciato il bambino.

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L'inchiesta aperta per abbandono di minore dalla Procura di Bari

Intanto la Procura di Bari ha aperto una inchiesta: l’ipotesi di reato è abbandono di minore con l'aggravante della conseguente morte. Al momento il fascicolo è contro ignoti. Le indagini dovranno chiarire perché il dispositivo non ha funzionato: sul cellulare del parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, non sono arrivate chiamate che segnalavano la presenza del bambino.

A quanto si apprende la culla funziona nel momento in cui viene sistemato al suo interno un peso e non se ci sono movimenti da registrare. Da quando esiste, la culla ha funzionato in due casi, nel 2020 e nel 2023. Per quanto riguarda il ritrovamento di oggi, secondo don Antonio Ruccia, il bimbo era già morto quando è stato lasciato: "Se fosse stato vivo, la porta non sarebbe stata lasciata aperta, sarebbe stata richiusa e sarebbe scattata subito la notifica".

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