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Revocata la sospensione del nuovo tariffario per esami e visite mediche: cosa ha deciso il tribunale

Il Tar del Lazio ha revocato lo stop al nuovo tariffario delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica, varato dal ministero della Salute. La decisione è arrivata dopo che il ministero della Salute, attraverso l’Avvocatura dello Stato, ha presentato un’istanza di revoca dell’ordinanza sospensiva. Significa che al momento possono ripartire le prenotazioni per esami e visite.
A cura di Annalisa Cangemi
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Contrordine sulla sospensione del nuovo tariffario che doveva entrare in vigore ieri. Il Tar del Lazio ha revocato la sospensione del tariffario nazionale delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica, varato dal ministero della Salute, decisione che aveva assunto ieri con decreto cautelare monografico emesso nell'ambito di un ricorso proposto da centinaia di strutture accreditate con le maggiori associazioni di categoria.

La sezione terza quater del Tar del Lazio ha accolto l'istanza depositata oggi dall'Avvocatura dello Stato, per conto del ministero della Salute, con la quale "si rappresenta l'estrema difficoltà di attivare il sistema tariffario del giugno 2023, con i relativi nomenclatori e cataloghi regionali, il che presuppone una necessaria pianificazione e valutazione di impatti organizzativi, tecnologici ed economici, con il coinvolgimento di tutti i fornitori di applicativi" che determinerebbe "un blocco del sistema di prescrizione, prenotazione ed erogazione, con conseguente disservizio all’utenza e ritardi nell’erogazione delle prestazioni e, in ultima analisi, con un impatto sulla salute dei pazienti".

Oggi, martedì 31 dicembre 2024, il giudice, "preso atto della dichiarata gravità delle conseguenze della sospensione del decreto", considerato "non si ravvisano evidentemente i presupposti per un’audizione anche informale delle parti", ha accolto l'istanza di revoca confermando la fissazione alla camera di consiglio, per decidere nel merito, il prossimo 28 gennaio 2025. Fino a quella data quindi il tariffario delle cure e delle prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale, resta in vigore. E dunque possono tecnicamente ripartire le prenotazioni. Ma in questa situazione poco definita a farne le spese sono i cittadini: in molte Regioni si stanno registrando diversi problemi, segnalati anche dai medici di famiglia, nella prenotazione di esami e visite. Con la nuova decisione del tribunale bisognerà attendere ancora qualche settimana per capire come andrà a finire.

Il ministero della Salute ha agito per  tutelare i cittadini: "Le Regioni hanno già aggiornato i sistemi con i codici del nuovo tariffario e sono già diverse le prescrizioni dei medici. Abbiamo tutelato i cittadini dai disagi che avrebbero subito dalla sospensione", spiegano dal dicastero. Il nuovo tariffario era atteso da 28 anni. Con la sua sospensione si sarebbero bloccati anche i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) che introducono una serie di importanti novità".

Con il nuovo decreto venivano aggiornate 1.113 tariffe associate alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica sulle 3.171 che compongono il nomenclatore, ovvero il 35% del totale.

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