L’appello di Papa Francesco nel messaggio Urbi et Orbi: “Cessi il fuoco a Gaza, si liberino gli ostaggi”
"Tacciano le armi in Medio Oriente! Con gli occhi fissi sulla culla di Betlemme, rivolgo il pensiero alle comunità cristiane in Israele e in Palestina, in particolare alla cara comunità di Gaza, dove la situazione umanitaria è gravissima. Cessi il fuoco, si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata dalla fame e dalla guerra". È questo l'appello fatto da Papa Francesco nel Messaggio Urbi et Orbi nel giorno di Natale.
"Sono vicino anche alla comunità cristiana in Libano, soprattutto al Sud, e a quella in Siria, in questo momento così delicato. Si aprano le porte del dialogo e della pace in tutta la regione, lacerata dal conflitto", ha continuato Bergoglio nel suo messaggio per il Natale, il giorno dopo l'inizio del Giubileo, di cui pure ha parlato.
"Il Giubileo sia l'occasione per rimettere i debiti, specialmente quelli che gravano sui Paesi più poveri", ha chiesto il Pontefice in questo Anno Santo. Dio "ci attende sulla soglia. Attende ciascuno di noi, specialmente i più fragili: attende i bambini, tutti i bambini che soffrono per la guerra e la fame; attende gli anziani, noi antenati, costretti spesso a vivere in condizioni di solitudine e abbandono; attende quanti hanno perso la propria casa o fuggono dalla propria terra, nel tentativo di trovare un rifugio sicuro; attende quanti hanno perso o non trovano un lavoro; attende i carcerati che, nonostante tutto, rimangono sempre figli di Dio; attende quanti sono perseguitati per la propria fede e sono tanti. Ogni vita è sacra", ha concluso.
E poi, ancora: "In questo Natale, inizio dell'Anno giubilare, invito ogni persona, ogni popolo e nazione ad avere il coraggio di varcare la Porta, a farsi pellegrini di speranza, a far tacere le armi e a superare le divisioni", ha concluso il Papa.