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Fine vita, Laura Santi ottiene ok per il suicidio assistito: “Non lo farò, mi dedico a una nuova missione”

Via libera al suicidio assistito per Laura Santi, la giornalista perugina affetta da sclerosi multipla. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione a morire ha però deciso di non usufruirne, per sostenere le battaglie dell’Associazioni Coscioni con l’obiettivo di far approvare una legge sul fine vita.
A cura di Annalisa Cangemi
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Laura Santi, giornalista perugina affetta da sclerosi multipla, 50 anni a gennaio, che ha ottenuto il via libera dalla Asl per accedere al suicidio assistito, ha deciso che utilizzerà l'autorizzazione a morire: "Ora che sono libera, scelgo di lottare ancora per raccogliere le firme per la legge regionale Liberi Subito in Umbria e in tutte le Regioni", ha annunciato.

"La mia ASL e la mia Regione hanno riconosciuto che soddisfo tutti i requisiti. Ma non tutte le persone nelle mie condizioni riescono ad accedere: in Italia, il diritto al fine vita è una vera e propria ‘lotteria'. L’esito dipende dalla regione in cui vivi, dalla disponibilità della tua ASL e dalla rapidità dei comitati etici. Chi ha i requisiti può ritrovarsi bloccato per mesi o anni, oppure costretto a cercare soluzioni all’estero, se può permetterselo. Anche io ho dovuto attendere un anno e mezzo prima di ottenere risposta. Oggi scelgo di non procedere e di dedicarmi a una nuova missione: aiutare l’Associazione Luca Coscioni con la campagna Liberi Subito a raccogliere firme per ottenere una legge regionale sul fine vita. A partire dalla mia Umbria. Una legge serve per garantire tempi e procedure certe, evitando lunghe attese e disparità. È il momento di superare questa ingiustizia e assicurare a tutti il diritto di decidere sul proprio fine vita con dignità e rispetto".

Il quinto caso di suicidio assistito tramite il Servizio sanitario nazionale

Intanto in Italia c'è stato il quinto caso di morte volontaria assistita, tramite il Servizio sanitario nazionale, anche se per motivi di privacy, su richiesta della famiglia, al momento non è possibile fornire ulteriori dettagli sulla vicenda. Si tratta del quinto caso nel nostro Paese, dopo Federico Carboni nelle Marche nel 2022, Gloria in Veneto e Anna in Friuli-Venezia Giulia nel 2024, oltre a un caso in Toscana non seguito dall’Associazione Luca Coscioni. La notizia è stata resa nota da Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, durante il Consiglio Generale dell’Associazione, in corso oggi a Roma e online.

"Non ci aspettiamo nulla di buono da questo Governo e Parlamento sul fronte dei diritti civili. Ma non per questo restiamo inerti a subire proibizioni violente e insensate. Abbiamo titolato il nostro Congresso ‘Prendiamoci i diritti!’, ed è quello che stiamo facendo: proseguiamo con le disobbedienze civili e i ricorsi giudiziari attraverso i quali stiamo affermando il rispetto delle libertà fondamentali. Abbiamo dimostrato nei fatti e nei tribunali che il suicidio assistito è stato legalizzato in Italia e che le cure non possono essere imposte contro la volontà dei pazienti. Nessuna propaganda e disinformazione può cancellare questa realtà", hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria Generale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

Gli ultimi dati sulle richieste di fine vita

Durante l'evento di oggi, è stato presentato il bilancio delle richieste sul fine vita arrivate nel 2024 all'Associazione: 16.035 richieste di informazioni, pari a 44 richieste al giorno, con un aumento del 14% rispetto ai 12 mesi precedenti. Nel dettaglio: 1.707 richieste su eutanasia e suicidio medicalmente assistito (circa 5 al giorno); 393 richieste su interruzione delle terapie e sedazione palliativa profonda (più di 1 al giorno); 580 persone hanno richiesto informazioni sulle procedure italiane o contatti con strutture svizzere per il percorso di morte volontaria medicalmente assistita (51% donne, 49% uomini), rispetto alle 533 dell'anno precedente. Il Numero Bianco dell'Associazione è coordinato da Valeria Imbrogno, psicologa e compagna di Dj Fabo.

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