Dona un rene a uno sconosciuto e consente una catena di tre trapianti: “Gesto di gratitudine per la vita”
Un gesto di straordinaria generosità quello avvenuto a Padova nei giorni cori: un uomo ha deciso di donare un rene da vivente, affidandolo alla Rete nazionale trapianti. Un atto che ha permesso di realizzare, in simultanea, tre diversi trapianti nei centri specializzati de L’Aquila, di Bologna e della stessa Padova.
Per garantire il trasporto dell’organo, le vetture della polizia stradale hanno percorso oltre 1.000 chilometri in poche ore. Un’operazione resa possibile grazie all’impegno di oltre cento sanitari – tra medici, infermieri, psicologi, biologi e personale del Centro nazionale trapianti e dei coordinamenti regionali di Veneto, Abruzzo ed Emilia-Romagna.
L'aspetto straordinario di questa storia risiede nel fatto che il donatore, in perfette condizioni di salute, ha scelto di sottoporsi al prelievo di uno dei suoi reni non per aiutare un familiare o un amico, ma per donarlo a uno sconosciuto in lista d’attesa per il trapianto, in modo completamente gratuito e anonimo. Da qui l’espressione ‘donazione samaritana'. "Il motivo profondo del mio gesto sta nella riconoscenza e nella gratitudine che ho verso la vita, con la V maiuscola: ho ricevuto amicizia, amore e soddisfazioni professionali, e quindi mi sono chiesto cosa potessi fare io per gli altri" ha spiegato il donatore.
Ho saputo della possibilità di donare un rene da vivente pur senza avere una persona a cui destinarlo: sono un credente e per me questa è stata una grande opportunità, scegliere di donare è una scelta di fiducia e costa poco. I tre trapianti? A me è spettato l’onore di dare il calcio d’inizio, ma abbiamo giocato in tanti: possiamo dire che è stata una bella vittoria, un secco 3-0″, ha aggiunto.
Dal 2015, in Italia, sono stati effettuati 29 trapianti di rene grazie alle donazioni di questo tipo. Si tratta del nono caso registrato da quando il Centro Nazionale Trapianti ha avviato questo programma, benché non si verificasse una donazione di questo tipo da oltre cinque anni e mezzo. Le nove donazioni hanno permesso di creare catene di prelievi che hanno coinvolto 21 coppie di donatori e riceventi.
“Una donazione d’organo ‘samaritana’ è un concatenarsi virtuoso di generosità, scienza, preparazione clinica, perfetto sincronismo tra più centri trapianto. Una notizia come quella di oggi non si riceveva dal 2019, e per questo è da festeggiare con gioia e orgoglio, anche perché la catena umana che è stata realizzata è partita dal Centro Trapianti Rene e Pancreas dell’Azienda Ospedale Università di Padova, al quale il donatore samaritano si è rivolto per il suo straordinario gesto di altruismo. Complimenti ai clinici padovani e a quelli di Bologna e L’Aquila, che hanno composto il trio salvavita”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha celebrato l'evento.