Pierina Paganelli, parla Manuela Bianchi: “Chiesi a Louis un confronto, mi disse: ‘Non posso, sono seguito'”
L'8 e il 9 gennaio 2025 si svolgerà l'incidente probatorio davanti allo stabile di via del Ciclamino a Rimini, lì dove il 3 ottobre dello scorso anno è stata assassinata Pierina Paganelli. Sarà presente Louis Dassilva, il vicino di casa attualmente in carcere con l'accusa di omicidio, che dovrà sfilare davanti alla Cam 3 della farmacia nei pressi dello stabile per permettere ai periti di ricreare la stessa identica situazione ripresa in maniera confusa dal sistema di videosorveglianza. Lo stesso farà anche il vicino di casa Emanuele Neri, estraneo al fatto di cronaca, che ha detto più volte di essersi riconosciuto nel filmato ma che ha ritrattato il tutto davanti agli inquirenti.
Durante la puntata di oggi di Pomeriggio Cinque sono intervenuti Manuela Bianchi, nuora di Pierina e amante di Dassilva, e il suo consulente legale Davide Barzan. Entrambi hanno risposto alle affermazioni di Valeria Bartolucci, ex amica di Bianchi e moglie del 34enne attualmente in carcere, sull'omicidio di Paganelli.
"La morte di mia suocera è stata la cosa più difficile da affrontare in quest'anno, ovviamente – ha ricordato Bianchi -, ma ha fatto altrettanto male vedere le reazioni di mia figlia (minorenne n.d.r) alle bugie dette su di me. Sono state dette tante cose, poche di queste erano vere, ma tutte hanno contribuito a incrinare l'opinione che mia figlia aveva di me. Un figlio vede il genitore come perfetto e io non lo sono".
Bianchi ha ribadito di aver riconosciuto in Louis Dassilva una "persona buona" non capace di commettere un crimine e di essere rimasta sconcertata dal suo arresto con l'accusa di omicidio. "Nel mio cuore penso di aver conosciuto un uomo altruista, un grande lavoratore che ha sempre rispettato gli anziani. Era molto equilibrato, mi sembra impossibile pensare che possa aver fatto una cosa simile con tanta crudeltà a mia suocera".
La donna è poi tornata su alcune affermazioni dell'ormai rivale Valeria Bartolucci. In sede di deposizione davanti agli inquirenti, Bartolucci ha affermato che alla base delle accuse contro Dassilva vi sono le "bugie" della nuora di Paganelli. "Ne ha dette tante in questi mesi – ha affermato alla presenza del legale -. All'ennesima insinuazione sul fatto che io fossi il mandante del delitto, le ho detto che doveva vergognarsi e che doveva mettersi una busta in testa. Lei ha fatto una cosa grave, ha continuato a frequentare casa mia tutti i giorni mentre vedeva mio marito alle mie spalle. Anche dopo il delitto, seguiva mio marito per le scale del palazzo in ciabatte e camicia da notte".
"Sono tutte bugie. Non seguivo suo marito per le scale, arrivavo da casa di mio fratello perché dopo la morte di mia suocera sono andata altrove. A Louis ho chiesto solo di parlare e lui mi ha detto che non poteva, perché era seguito ovunque – ha sottolineato Manuela -. Queste sue affermazioni sono parte delle falsità dette sul mio conto".
Barzan è invece tornato sulle presunte minacce fatte da Bartolucci alla figlia di Bianchi e sulle dichiarazioni rese durante la trasmissione Quarto Grado, della quale è stata ospite venerdì."Ha detto che le minacce alla figlia della mia assistita erano state estrapolate da un altro dialogo. Sono frasi agghiaccianti" ha concluso.