Sparisce, scatta l’allarme e il padre si suicida, dopo settimane si rifà viva: “Non voglio tornare”
“Non voglio tornare a casa” così Hannah Kobayashi si è rivolta alla sorella nella sua prima conversazione con i parenti dopo essere sparita nel nulla per oltre un mese, facendo scattare una massiccia campagna di ricerche in Usa e un allarme per un possibile rapimento che ha portato anche al suicido del padre.
A rivelare le prime parole della 30enne statunitense è stata la sorella che, insieme alla madre, è stata l’unica che ha avuto con lei una conversazione diretta anche se a distanza. "Abbiamo parlato con lei solo al telefono e pare che sia stata ritrovata sana e salva ma ci ha detto che non desidera tornare da noi” ha spiegato Sydni Kobayashi, aggiungendo: “Al momento, io e mia madre non abbiamo ancora visto fisicamente Hannah”.
Hannah Kobayashi è diventata oggetto di attenzione mediatica dopo che il mese scorso i suoi parenti hanno lanciato vari appelli pubblici e chiesto aiuto ad autorità e persone comuni per ritrovarla. La donna era scomparsa l'11 novembre scorso a Los Angeles dove era arrivata tre giorni prima in aereo su un volo proveniente da Maui, nelle Hawaii.
Ad allarmare tutti il fatto che Kobayashi era stata avvistata l’ultima volta all'aeroporto internazionale di Los Angeles l'8 novembre, ma non era mai salita sul volo di coincidenza che aveva per New York dove avrebbe dovuto trascorrere una vacanza organizzata da tempo. Alcune immagini circolate successivamente su Internet, che sembravano mostrare che la donna avesse sposato un uomo argentino prima del suo viaggio a Los Angeles, avevano fatto sorgere il sospetto di un possibile rapimento.
Durante le ricerche e dopo svariati appelli, il padre si è tolto la vita. Dopo aver setacciato per quasi una settimana il quartiere di Skid Row e altre zone di Los Angeles, Ryan Kobayashi si è tolto la vita gettandosi nel vuoto ed è stato trovato morto in un parcheggio multipiano di Los Angeles.
Pochi giorni dopo, il 2 dicembre, la polizia ha annunciato che Hannah era stata avvistata in un filmato di sorveglianza mentre attraversava tranquillamente il confine tra Messico e Stati Uniti il 12 novembre. La polizia ha concluso che si trattava di un allontanamento volontario e ha chiuso l'indagine.
Mercoledì scorso infine il contatto diretto coi parenti e la conferma che non ha nessuna intenzione di tornare. La famiglia non ha confermato dove sia stata trovata esattamente Hannah Kobayashi o perché si sia recata in Messico ma la sorella della donna ha confermato di ritenere il viaggio in Messico anomalo: "Non crediamo che Hannah abbia volontariamente causato ai suoi cari questo dolore inimmaginabile".