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Usa tutte le ferie per il marito malato, colleghi le donano 700 ore: “Mi avete ricordato cos’è la solidarietà”

“Quando l’ho scoperto, sono rimasta senza parole” ha raccontato la 40enne forlivese, rimasta vedova poche settimane fa. In una lettera pubblica ha voluto ringraziare i colleghi: “Ora potrò recuperare le forze fisiche ma soprattutto dedicarmi ai nostri figli, così duramente colpiti”.
A cura di Antonio Palma
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Per accudire il marito molto malato, seguendolo nel suo calvario contro un terribile male, aveva utilizzato tutte le sue ferie a disposizione. Al decesso dell’uomo la 40enne forlivese sarebbe dovuta tornare subito al lavoro. In soccorso della donna però sono arrivati i colleghi che autonomamente hanno deciso di donarle le loro ferire accumulando oltre 700 ore.

Il grande gesto di solidarietà, raccontato dal Corriere Romagna, ha sorpreso e soprattutto ridato speranza e serenità a Carmen Iacovazzo, lavoratrice in una ditta di Meldola, nel Forlivese, rimasta vedova tre settimane fa con due figli minori. “Mi avete ricordato che cos’è la solidarietà umana” ha scritto la donna in una lettera nella quale ha voluto ringraziare pubblicamente colleghi, capo reparto e l’azienda dove lavora da quasi 20 anni.

“I miei colleghi della Saica di Meldola su proposta del mio capo reparto, mi hanno regalato 700 ore di ferie per recuperare forze fisiche e stare vicina ai miei figli. Vorrei che a ogni mio collega e alla mia azienda arrivasse il mio ringraziamento pubblico e sentito” ha scritto la donna.

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Il suo calvario e quello del marito era iniziato nel 2021 con le prime diagnosi e le cure. Tra visite, ricoveri e convalescenze sempre più lunghe, la donna ha dovuto far ricorso a tutti gli strumenti possibili: dalle ferie ai permessi fino al congedo con la 104. Quando il marito Daniele Bosi è morto a soli 47 anni, lei si è ritrovata a dover rimettere insieme il tutto senza possibilità di assentarsi.

A questo punto l’aiuto dei colleghi che, senza nessuna richiesta da parte sua, hanno deciso di darle una mano. Ognuno ha donato qualche giorno di ferie per l’amica fino a raccogliere 700 ore. “Quando l’ho scoperto, sono rimasta senza parole” ha raccontato la donna. A darle un sostegno concreto anche i colleghi del marito che invece hanno avviato una raccolta fondi, che le è stata devoluta per le spese di casa.

“Hanno aderito in tanti e questo ora mi consentirà di stare a casa qualche mese per recuperare le forze fisiche dopo i mesi passati al capezzale di Daniele, ma soprattutto di dedicarmi ai nostri figli, così duramente colpiti. Voglio ringraziarli tutti” ha fatto sapere la donna, concludendo: “Un grazie a mio marito, stargli a fianco in questi anni è stato un bel regalo”.

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