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Elon Musk è una minaccia alle istituzioni democratiche, l’Europa si liberi di X

L’intervento di Sandro Ruotolo, europarlamentare del Partito democratico, al gruppo S&D a Bruxelles.
A cura di Sandro Ruotolo
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Elon Musk, attraverso la gestione della piattaforma X, ha trasformato un potente strumento di comunicazione in un'arma per minare le istituzioni democratiche, manipolare il discorso pubblico e delegittimare le normative europee.

Lui e Trump insieme promuovono una visione del mondo in cui la democrazia rappresentativa – cioè i nostri valori – è vista come obsoleta.

Sotto la gestione Musk, X ha abbandonato qualsiasi pretesa di neutralità, manipolando gli algoritmi per amplificare narrazioni politiche favorevoli a lui e ai suoi alleati ideologici. Siamo 8 miliardi di esseri umani oggi sul pianeta terra. Di questi, sei miliardi sono interconnessi e dobbiamo difendere quel mondo che non ha gli strumenti per distinguere una notizia vera da una notizia falsa. Penso soprattutto ai giovani e ai dati allarmanti sull’analfabetismo funzionale.

Le elezioni in Romania da ripetere per le ingerenze attraverso Tik Tok ci dicono quanto questa battaglia sia fondamentale per difendere i valori della nostra Europa.

Sono rimasto molto colpito dalle affermazioni del signor Musk quando, a seguito della vittoria di Trump, ha attaccato sui social la magistratura italiana.

La sua inclinazione a interferire nelle dinamiche politiche europee si è spinta anche alla critica della divisione dei poteri tra Parlamento e Commissione Europea e agli insulti all’ ex Commissario Breton, definendolo promotore di politiche “antidemocratiche” per via del Digital Services Act.

Elon Musk non è al di sopra della legge.

Bisogna condurre una battaglia democratica da parte non solo nostra ma di tutta l’Europa nei confronti di questo magnate americano.

Il giornale spagnolo La Vanguardia e l’inglese The Guardian hanno deciso di non pubblicare più sulla piattaforma X, un gesto politico forte, di allarme per la messa in discussione della nostra democrazia.
Anche il sottoscritto ha deciso di lasciare X insieme a premi Oscar del cinema come Nicola Piovani o al presidente della federazione nazionale della Stampa.

Sono convinto che Elon Musk, attraverso la gestione della piattaforma X ha trasformato un potente strumento di comunicazione in un'arma per minare le istituzioni democratiche, manipolare il discorso pubblico e delegittimare le normative europee. Questa piattaforma, una volta simbolo di pluralismo e dialogo, è ora il veicolo di narrazioni divisive, odio e manipolazioni ideologiche. Non possiamo più tollerare questa minaccia. Lui oggi è un soggetto politico, sta nell’amministrazione Trump, controlla lo spazio, è leader nel mercato dell’auto elettrica, è leader dei social media.
Studi accademici hanno dimostrato che, dopo il suo supporto alla candidatura di Donald Trump, i post di Musk hanno registrato un aumento del 138% delle visualizzazioni e del 238% nei retweet.

Questa manipolazione algoritmica non è un incidente: è una strategia deliberata per influenzare il dibattito pubblico e consolidare il controllo ideologico sulla piattaforma. Allo stesso tempo, X ha ridotto al silenzio le voci critiche, sospendendo gli account di giornalisti e ricercatori indipendenti, dimostrando che non esiste libertà di espressione su X, ma solo libertà di odio e favoritismo.

Ritengo necessario una riflessione sulla possibilità anche per il gruppo Socialisti e Democratici di lasciare la piattaforma X ed emigrare verso nuovi social. Un gesto di indignazione democratica. Esistono altri social su cui andare. Ritengo che come è stato fatto per Tik Tok anche per la piattaforma X le istituzioni europee debbano prendere le dovute misure di precauzione.

L’Unione Europea deve dimostrare che la trasparenza, la sicurezza e i diritti dei cittadini vengono prima degli interessi di un singolo individuo o di una piattaforma commerciale. E dunque fuori la piattaforma X dall’Europa.

Anche l’Europa deve liberarsi del signor Musk.

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