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Zampa (Pd): “Meloni cancella multe a No Vax per dare contentino alla Lega, ministro Schillaci si dimetta”

La senatrice del Pd Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute durante la prima fase della pandemia da Covid, ha commentato a Fanpage.it la decisione di cancellare le multe ai no vax che rifiutarono l’obbligo di vaccinarsi. “il segno di un governo debole che ha bisogno di far contenta la Lega”, ha detto. “Se io fossi stata” il ministro alla Salute “Schillaci avrei detto: ‘Se voi lo votate, io do le dimissioni'”.
A cura di Luca Pons
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Dopo due anni di continui rinvii, il governo Meloni ha smesso di sospendere in modo indefinito le multe a chi non aveva rispettato l'obbligo vaccinale contro il Covid e le ha cancellate del tutto con il decreto Milleproroghe. Chi non si era fatto il vaccino nel periodo della pandemia, mettendo a rischio l'incolumità di chi invece non si poteva vaccinare, non sarà più tenuto a versare la sanzione da 100 euro che il governo Draghi aveva varato a inizio 2022. Fanapge.it ha intervistato Sandra Zampa, ex sottosegretaria alla Salute durante il secondo governo Conte, e oggi capogruppo del Pd in commissione Sanità al Senato.

Senatrice, come valuta la decisione del governo di cancellare le multe?

È il segno di un governo debole che ha bisogno di far contenta la Lega, perché se no chiede altre cose anche peggiori. Un provvedimento grottesco e dannoso per il Paese. A conferma che siamo nelle mani di un esecutivo che ci riporta alle stagioni dei condoni continui: dalle tasse agli abusi edilizi, fino all'obbligo vaccinale. Da italiana, mi mette tristezza vedere il mio Paese ridotto a provincialismo, ammiccamenti a evasione e violazioni, insofferenza a qualunque regola. Una situazione penosa.

Si è trattato solo di uno scambio politico interno al centrodestra?

Sì, uno scambio che rende il senso di una crisi profonda della maggioranza. La coalizione non è tenuta insieme da niente, solo da un patto di poter. Sta in piedi perché a ogni ricatto la premier cede, anche a cose su cui non dovrebbe: un provvedimento simile, una presidente del Consiglio seria, non se lo farebbe nemmeno chiedere. E invece cede sul canone Rai a Forza Italia, altrimenti si incomoda la famiglia Berlusconi perché Mediaset rischia di rimetterci con le entrate pubblicitarie; cede alla Lega sul Codice della strada, quando gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i nostri giovani; e qui c'è un ulteriore cedimento alla Lega

Ha detto che la cancellazione delle multe lancia un "messaggio grave" al Paese. Quale?

Che lo Stato non si prende sul serio. Se chi arriva al governo cancella del tutto ciò che è stato fatto prima, trattando come poveri allocchi quelli che invece avevano pagato, si manda un segnale chiaro: perché la prossima volta dovresti pagare? Meglio non farlo, tanto non ti succede assolutamente niente. E se dovesse ricapitare (speriamo di no) un'emergenza sanitaria: cosa faranno i cittadini? Il governo ha già mandato messaggi devastanti agli italiani in tema di fiducia nella scienza. D'altra parte, sono quelli che hanno introdotto la mototerapia. Cancellando le multe si mette in discussione il principio sacrosanto della tutela della salute pubblica, non solo quella individuale ma quella collettiva.

In che senso?

L'idea che bisognasse vaccinarsi nasceva dal principio che dovevi proteggere anche coloro che, dato che erano in condizione di fragilità, rischiavano di morire a causa del Covid. E i numeri dimostrano che era così. Il compito di tutelare la salute collettiva spetta al ministro della Salute.

Il ministro Schillaci avrebbe dovuto fermare il provvedimento durante il Consiglio dei ministri di lunedì?

Certamente. Lui oltre a essere ministro è anche un medico. Ogni tanto mi interrogo su di lui, a momenti provo compassione: evidentemente è in balia del resto del governo. Ma a volte nella vita ci si può anche dimettere, e si fa una bellissima figura.

Schillaci dovrebbe dare le dimissioni?

Di fronte a una misura di questo genere, se io fossi stata Schillaci avrei detto: "Se voi la votate, io do le dimissioni". Penso che sarebbe grandioso, si riscatterebbe rispetto a tanti altri temi su cui invece ha avuto mancanze importanti.

Al momento il decreto Milleproroghe non prevede il rimborso della multa per chi l'ha già pagata, ma il senatore leghista Claudio Borghi ha detto che un emendamento su questo va valutato.

Siamo a questo punto, si valutano gli emendamenti per fare contento il senatore Borghi. Quanti voti potranno mai essere, quelli che la Lega pensa di guadagnare, rispetto alla maggioranza degli italiani e soprattutto rispetto alla salute delle persone? Persone che hanno rischiato di ammalarsi e di morire. Peraltro, se oggi possiamo dire che, lentamente, il Covid è arrivato a non farci più paura, è proprio perché la massa dei vaccinati ha fatto sì che la malattia non fosse più estremamente pericolosa.

Fratelli d'Italia dopo l'approvazione del decreto ha detto che "la sinistra, su questo tema, continua a confondere scienza e fede". Perché, dicono, durante il governo Conte e il governo Draghi ci sarebbe stata una "accettazione fideistica" delle misure da adottare. 

Durante la pandemia, le decisioni politiche sono sempre state guidate dalla scienza. Il centrodestra evidentemente si arrampica sugli specchi, e non sa cosa dire. Sinceramente, quando guardano al passato potrebbero ringraziare il ministro Speranza per quello che ha fatto per tutti.

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