Ceo Brian Thompson ucciso, fermato 26enne con arma e documento falso del killer: “È il nostro uomo”
Un uomo di 26 anni è stato arrestato oggi ad Altoona, in Pennsylvania, perché sospettato di essere coinvolto nell'omicidio di Brian Thompson, il Ceo di United Healthcare assassinato a New York il 4 dicembre, a colpi di pistola in un agguato. Si tratta di Luigi Mangione, un giovane di Towson, Maryland, che in queste ore viene interrogato dalla polizia locale dopo essere stato fermato in un McDonald's in Pennsylvania. L'uomo è stato arrestato per aver presentato documenti falsi, ma il documento mostrato agli agenti, secondo il New York Times, era lo stesso usato dal killer di Brian Thompson.
Il 26enne sarebbe stato segnalato come sospetto da un cliente del fast food che avrebbe riconosciuto in lui alcuni lineamenti e abiti del ricercato per l'omicidio del Ceo di cui la polizia ha diffuso diversi fotogrammi video. Quindi è stato avvicinato dagli agenti per l'identificazione ma avrebbe mostrato un documento falso con nome e cognome di un residente in New Jersey, identico a quello usato dal killer per prendere una stanza all'ostello nell'Upper West Side, a Manhattan, il 24 novembre, dieci giorni prima dell'omicidio del Ceo.
Non solo, secondo un alto funzionario delle forze dell'ordine interpellato dal quotidiano statunitense, l'uomo fermato nel McDonald's di Altoona aveva un'arma silenziata del tutto simile a quella utilizzata nell'omicidio. Si tratta di una pistola assemblata con parti vendute online e quindi definita un'arma fantasma perché non registrata. Secondo quanto trapelato finora, l'uomo è arrivato ad Altoona su un autobus Greyhound, lo stesso che ha usato il killer quando è arrivato a New York City 10 giorni prima dell'omicidio del top manager.
Il 26enne Luigi Mangione si trovava nel McDonald's di East Plank Road ad Altoona intorno alle 9:15 di questa mattina lunedì 9 dicembre quando un altro cliente lo ha notato e ha chiamato il numero di emergenza facendo intervenire la polizia. Il giovane è stato arrestato poco dopo con accuse locali relative ai falsi documenti d'identità ed è stato interrogato. Perquisito, è stato trovato in possesso dell'arma e di un manifesto manoscritto in cui venivano criticate le aziende sanitarie per aver anteposto i profitti alle cure.
"Abbiamo una persona fortemente collegata alla sparatoria che ha scosso la nostra città", ha detto il sindaco di New York City Eric Adams in una conferenza stampa dove si è presentato con i vertici della polizia. "Riteniamo che sia la persona che cercavamo", ha affermato, il capo della polizia Jessica Tisch. Secondo gli inquirenti, Mangione è nato e cresciuto in Maryland, con legami a San Francisco ma il suo ultimo domicilio recente era a Honolulu, Hawaii e non ha precedenti penali a New York.