Francia, Macron esclude dimissioni: “Sceglierò nuovo primo ministro, non mi prendo responsabilità altrui”
"Nei prossimi giorni nominerò un primo ministro, con l'incarico di formare un governo di interesse generale con il sostegno di tutte le forze politiche che si impegneranno a partecipare o a non votare per la sfiducia". Questo il piano del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, annunciato questa sera in un atteso discorso televisivo davanti ai cittadini. Niente dimissioni né nuovo scioglimento delle Camere, anche perché la Costituzione prevede che non possano esserci nuove elezioni prima di dieci mesi dalle precedenti: si cercherà la soluzione per un governo di "interesse generale" che "dovrà fare una legge speciale, la legge di bilancio sarà la priorità".
"Sciogliere le Camere è stata una decisione incompresa"
Macron in circa dieci minuti di discorso si è preso alcune responsabilità per la situazione attuale del Paese: "Lo scioglimento delle Camere", anche se era "ineluttabile", non è "stato compreso" dai cittadini, ha ammesso. Dalle successive elezioni legislative, che si sono tenute questa estate, è nato un Parlamento spaccato tra la coalizione di sinistra Nuovo fronte popolare e le altre forze politiche, con l'estrema destra di Rassemblement national a giocare un ruolo decisivo per eventuali maggioranze.
"Questa situazione esige una nuova organizzazione politica", ha detto Macron. "A partire da oggi, deve iniziare un'epoca nuova. Tutti dovremo agire per la Francia, e bisognerà trovare dei nuovi compromessi. Dobbiamo essere ambiziosi, non possiamo permetterci né le divisioni né l'immobilisimo", ha continuato il presidente della Repubblica.
Macron non si dimette: "Resto fino al 2027"
Che poi ha chiarito che non intende dimettersi: "I deputati si sono comportati così perché non pensano ad altro che alle elezioni presidenziali: prepararle, provocarle, farle arrivare. Con cinismo, se necessario, e con un certo senso di caos". Ma "il mandato che mi avete affidato democraticamente è quinquennale e lo eserciterò pienamente fino alla sua scadenza", nel 2027. "La mia responsabilità consiste nel garantire la continuità dello Stato, il buon funzionamento delle nostre istituzioni, l'indipendenza del nostro Paese e la protezione di tutti voi".
E ancora: "Sapete che non potrò ricandidarmi nel 2027. Per questo ciò che mi importa non è l'ambizione, ma la nostra nazione. Abbiamo davanti a noi trenta mesi: trenta mesi perché il governo possa agire. Devono essere trenta mesi di azioni utili per il Paese".
L'attacco alla sinistra e a Rassemblement national
Il voto che ha fatto cadere il governo Barnier ha visto l'unione del Nuovo fronte popolare e del partiti di Marine Le Pen: "Il governo ha subito la sfiducia per la prima volta in oltre 60 anni perché l'estrema destra e l'estrema sinistra si sono unite in un fronte antirepubblicano", ha detto Macron.
"So bene che qualcuno è tentato di rendermi responsabile di questa situazione. Io mi sono sempre preso le mie responsabilità, per le cose positive e per gli errori. Ma non mi prenderò mai le responsabilità di altri", ha detto Macron. "I deputati del Rassemblement National hanno scelto di votare una mozione di censura che diceva il contrario del loro programma, che insultava i loro elettori. Hanno semplicemente scelto il disordine. Era il solo progetto che li univa all'estrema sinistra: non fare, ma disfare, creare disordine".
Macron ha anche ringraziato il premier dimissionario Michel Barnier "per il lavoro che ha fatto per il nostro Paese, per la sua dedizione e la sua combattività". Anche se è stato il primo ministro con il mandato più breve dall'inizio della Quinta Repubblica, il presidente lo ha omaggiato: "Lui e i suoi ministri sono stati all'altezza della situazione mentre tanti altri non lo sono stati".