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L’8 per mille andrà anche al recupero delle tossicodipendenze, la decisione del governo Meloni in Cdm

L’8 per mille versato dagli italiani quest’anno andrà in parte al recupero delle tossicodipendenze e delle altre dipendenze patologiche. Lo ha stabilito il governo Meloni riunito nel Consiglio dei ministri di oggi. La novità era stata lanciata nel 2023, e questo è il primo anno che viene messa in pratica.
A cura di Luca Pons
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L'8 per mille che gli italiani hanno deciso di non assegnare ad alcuna causa – quello cosiddetto "non opzionato" – andrà in buona parte al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche. La decisione è arrivata dal Consiglio dei ministri che si è svolto oggi, su proposta della premier Meloni, stando a quanto si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi. Nel complesso significa che andranno al settore circa 63,7 milioni di euro.

Ad agosto del 2023 il governo Meloni aveva lanciato l'intenzione di usare gli introiti dell'8 per mille anche per finanziare progetti che sostengono persone con tossicodipendenza o altre dipendenze. Allora si era pensato che il tema si sarebbe ‘inserito' nella dichiarazione dei redditi diventando una nuova opzione da scegliere per i contribuenti. Invece, l'esecutivo ha deciso che gli "interventi straordinari relativi al recupero" dalle dipendenze riceveranno "prioritariamente" quella parte di fondi che sono stati assegnati allo Stato senza altre specifiche indicazioni.

Per la ripartizione relativa al 2023, per la precisione, si tratterà di 63.673.631,43 euro. Una apposita Commissione tecnica valutativa e di monitoraggio ha analizzato tutte le domande di contributo che erano arrivate da questo settore. Alla fine è risultato che c'erano 33 progetti idonei a ricevere i finanziamenti, per un totale di circa 10,4 milioni di euro che hanno già una destinazione certa. Restano quindi 53,3 milioni da assegnare ad altre iniziative che riguardano lo stesso tema.

Il governo Meloni nel suo comunicato stampa ha sottolineato la "urgente necessità di mettere a punto interventi di prevenzione strutturata e precoce, soprattutto verso le fasce giovanili, e di affrontare concretamente le difficoltà connesse all'inserimento dei soggetti fragili nelle comunità terapeutiche".  Ma anche l'impatto sociale e sanitario delle dipendenze patologiche, che ha notevoli ripercussioni sul benessere individuale e delle famiglie, oltreché sull’ordine pubblico, sulla spesa sanitaria e sociale". Per questo, "tutte le risorse disponibili per il finanziamento di progetti", ha ribadito il Cdm. Per il momento comunque non è ancora noto come saranno spesi gli altri 53 milioni di euro rimasti.

Concretamente è bene sottolineare che anche nei prossimi anni la dichiarazione dei redditi, nella sezione dedicata all'8 per mille, non conterrà un'opzione per donare esplicitamente al recupero dalle tossicodipendenze. A meno che non cambi la linea del governo, la gestione resterà questa: chi vorrà potrà assegnare la propria parte a una istituzione religiosa, come avviene adesso, oppure allo Stato; tra i soldi assegnati allo Stato, quelli che non avranno un'indicazione specifica (ad esempio l'edilizia scolastica, i beni culturali, la lotta alla fame nel mondo…) verranno usati principalmente per il recupero dalle dipendenze. Ogni anni sarà quindi l'esecutivo, con un intervento ad hoc, ad assegnare le risorse.

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