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Manovra 2025

Manovra, come funziona il bonus 500 euro per le spese extrascolastiche proposto da Fratelli d’Italia

Con un emendamento in Manovra FdI vorrebbe introdurre un bonus di 500 euro l’anno per i figli con meno di 14 anni. Il contributo è rivolto alle famiglie con Isee fino a 35mila euro e potrà essere usato solamente per una serie di spese extrascolastiche. Vediamo quali.
A cura di Giulia Casula
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Con un emendamento alla legge di bilancio, Fratelli d'Italia ha proposto di introdurre un contributo, dal valore di 500 euro per all'anno per ciascun figlio, fino ai 14 anni di età, da destinare a una serie di spese e prestazioni "extra-scolastiche".

Tra queste rientrano corsi di lingua straniera, corsi musicali, attività sportiva, culturale ma anche servisti turistici. Il bonus non spetterebbe a qualsiasi famiglia in cui ci siano figli con meno di 14 anni. Oltre il requisito dell'età infatti, l'emendamento prevede un requisito di reddito, che dovrà essere inferiore ai 35mila euro, salvo eccezioni.

In cosa consiste il bonus da 500 per gli studenti under 14 e quali sono i requisiti

La proposta di modifica alla manovra è stata presentata da Fdi e presenta le firme dell'ormai ex capogruppo a Montecitorio, Tommaso Foti (nominato ministro gli Affari europei al posto di Fitto) e del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli.

L'emendamento interviene sull'articolo 87 della legge di bilancio e introduce un incentivo, sotto forma di rimborso spese, dal valore di 500 euro all'anno per gli studenti fino a 14 anni, inclusi i figli naturali riconosciuti, adottivi o affidati.

Il bonus viene riconosciuto ai nuclei familiari con un Isee in corso di validità fino a un massimo di 35mila euro all'anno.

Viene prevista una sola eccezione in cui il limite di reddito non viene applicato e riguarda quelle famiglie inserite in un "percorso personalizzato di protezione e sostegno all’uscita da situazioni di violenza", si legge nel testo dell'emendamento. In tal caso, il genitore potrebbe richiederlo a prescindere dal proprio Isee.

L'incentivo andrebbe a ciascun figlio a carico, purché siano rispettati i requisiti di reddito e di età, ma non potrà essere utilizzato a proprio piacimento. Il provvedimento fissa una serie di attività e servizi in cui spendere i 500 euro, ovvero:

  • servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi, organizzati in orari e periodi extra scolastici;

  • percorsi di sostegno scolastico o di apprendimento delle lingue straniere;

  • servizi culturali;

  • servizi turistici;

  • percorsi didattici e di educazione artistica e musicale;

  • attività sportive.

Si tratta in sostanza, di spese extra-scolastiche che non hanno a che fare, ad esempio, con l'acquisto di libri o di materiale didattico, ma piuttosto con prestazioni e servizi (come un corso di lingua o una mostra). Quest'ultime potranno essere erogate sia da soggetti pubblici che da privati o da enti del Terzo settore.

Per il contributo è stato istituito, presso la presidenza del Consiglio dei ministri, un apposito fondo, "il Fondo Dote Famiglia, con 30 milioni di risorse disponibili (provenienti dal Fondo per le esigenze di spesa indifferibili)", si legge nel testo.

L'emendamento prevede inoltre, che il contributo possa essere richiesto esclusivamente da un genitore. Questo significa che non potrebbero fare richiesta entrambi, ma solo uno dei due.

Il bonus risulterebbe comunque cumulabile con altri sgravi fiscali o benefici, qualora la famiglia che ne ha fatto richiesta risulti idonea ad accedervi.

Per il momento però, non è dato sapere come sarà possibile fare domanda e ricevere il bonus. Come abbiamo detto infatti, si tratta di un emendamento alla manovra e non è detto che la proposta sopravviva all'esame del Parlamento, ormai entrato nel vivo.

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