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Sondaggi politici, vola il Pd e la fiducia in Meloni e nel governo è in discesa

Nell’ultimo mese, sono due i partiti che sono cresciuti parecchio nei sondaggi politici: il Pd e, in misura minore, Fratelli d’Italia. Per gli altri l’andamento è stabile o in calo, come per FI e M5s. Intanto, il gradimento verso Giorgia Meloni e il suo governo è in calo.
A cura di Luca Pons
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A novembre i consensi per il Partito democratico sono cresciuti parecchio. Nel frattempo anche Fratelli d'Italia ne ha guadagnati, ma la distanza tra i due partiti è scesa: poco più di cinque punti. Forza Italia e il Movimento 5 stelle hanno registrato un calo piuttosto netto, come in parte anche Azione, Italia viva e +Europa, mentre tra le altre forze politiche c'è una sostanziale stabilità. A scendere sono anche i consensi per la premier Meloni e il governo. Lo riporta il sondaggio Ipsos per il Corriere della sera.

Fratelli d'Italia va al 27,7%, con una crescita dello 0,9% rispetto al 24 ottobre. Nelle ultime settimane dunque il partito di Giorgia Meloni non ha smesso di crescere, ed è tornato sui livelli che aveva fatto registrare in estate. Al contrario, Forza Italia è calato all'8%, perdendo proprio lo 0,9% e toccando il punto più basso degli ultimi mesi in termini di consensi.

Il crollo dei forzisti permette alla Lega, all'8,7% (+0,1%) di riguadagnare virtualmente la posizione di secondo partito nella maggioranza. Nonostante l'aumento dei consensi non sia entusiasmante, il Carroccio di Salvini scavalca gli azzurri di Tajani – cosa che potrebbe anche alimentare nuove schermaglie tra i due partiti.

L'ultimo partito della maggioranza è Noi moderati, all'1,2% con una crescita dello 0,2%. Nel complesso, la coalizione va raccoglie il 45,6% dei voti, salendo dello 0,3% rispetto a un mese fa.

Il Partito democratico è al 22,6% grazie a un exploit che gli ha fatto guadagnare l'1,5% in quattro settimane. Il boom di voti, che forse si può spiegare anche con il successo alle elezioni regionali in Umbria ed Emilia-Romagna che ha entusiasmato l'elettorato dem, permette di tornare a crescere dopo alcuni mesi di lento calo. La distanza con FdI ora è di 5,1 punti percentuali.

Va male il Movimento 5 stelle, che scende al 13% perdendo lo 0,9%. Non si può escludere che tra i motivi ci sia lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, che negli ultimi giorni è diventato ancora più chiaro e acceso. Stabile invece l'Alleanza Verdi-Sinistra, al 6,2%. In calo i partiti liberali di centro: +Europa scende al 2,2% (-0,3%), come anche Azione di Carlo Calenda (-0,4%), invece Italia viva di Matteo Renzi va al 2% (-0,3%).

L'opposizione unita otterrebbe quindi sulla carta il 48,2% dei voti, con un vantaggio di oltre due punti e mezzo sul centrodestra. Resta da vedere se tutti i partiti saranno in grado di formare una coalizione solida e capace di presentarsi insieme alle elezioni.

Nel frattempo, una buona notizia per le opposizioni è il calo nella popolarità del governo e della presidente del Consiglio, nelle settimane in cui l'attenzione si è concentrata su una manovra ‘austera' – che ha portato anche allo sciopero generale – e al flop dei centri migranti in Albania. L'indice di gradimento per Giorgia Meloni tocca il punto più basso dall'inizio della legislatura: 43. Infatti, su cento italiani quelli che le danno un voto positivo sono solo 37, mentre un mese fa erano 41. Di quei quattro ‘mancanti', uno ora darebbe un voto negativo (50 in tutto) mentre gli altri tre si sono uniti agli indecisi (13).

Lo stesso vale per il governo nel suo intero. L'indice di gradimento è 42, il più basso quest'anno, e solo il 37% degli italiani gli dà un voto sufficiente (erano 40), mentre quelli negativi sono 52 (erano 49).

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