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Migranti, naufragio in Sardegna, 4 dispersi. Libici sparano contro un gommone: bimbi finiscono in acqua

Una barca è affondata a Sud della Sardegna: si cercano ancora 4 migranti. La nave Geo Barents ha denunciato un nuovo episodio di violenza della cosiddetta Guardia costiera libica, che ha sparato nel Mediterraneo centrale contro un gommone: diverse persone, tra cui bambini, sono finiti in acqua.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora un naufragio nel Mediterraneo, questa volta a due passi dalla Sardegna, davanti alle coste Sud dell'isola. Ci sarebbero quattro dispersi. Gli equipaggi delle Capitanerie di Porto hanno prestato soccorso alle persone scampate al naufragio.

È ancora poco chiara la dinamica del naufragio. Da quanto si apprende, nella tarda mattinata di oggi una motovedetta dell'Esercito ha soccorso 11 migranti che stavano cercando di raggiungere la costa a nuoto. Sono stati loro, una volta in porto a Teulada, a raccontare di una o due imbarcazioni affondate e di persone, almeno quattro, disperse. Tutti sono stati poi affidati alle cure del personale medico dell'Esercito.

Nel frattempo sono scattate le ricerche in mare degli altri migranti che, stando al racconto dei superstiti, sarebbero stati visti sparire tra le onde. Si sono attivati mezzi aerei e navali di Guardia costiera, Vigili del fuoco e Guardia di finanza. Avviate anche le ricerche a terra, che hanno consentito di rintracciare altre 16 persone tra Cala Zafferano e il Poligono di Teulada. In totale, quindi, sono 27 i migranti salvati, tra cui tre donne e nessun minore.

Secondo quanto ricostruito, all'appello mancherebbero ancora quattro migranti e continuano le ricerche in mare. Fonti della Guardia Costiera hanno confernato all'Adnkronos che le ricerche dei 4 migranti sono in corso.

Guardia costiera libica spara contro un gommone: bimbi finiscono in acqua

La Geo Barents, nave di ricerca e soccorso dell"ong Medici Senza Frontiere, ha denunciato "una nuova tragedia" nel Mediterraneo centrale. Mentre stava raggiungendo un gommone in difficoltà per soccorrere le persone a bordo, hanno raccontato dal team della Ong, hanno visto un'imbarcazione veloce, "presentatasi come Guardia costiera libica, con persone armate a bordo, nelle immediate vicinanze. Le persone tratte in salvo da Msf, in totale 83 uomini e minori non accompagnati, hanno riferito che 29 donne e bambini erano stati in precedenza intercettati dopo essere stati minacciati con le armi. Secondo le loro testimonianze, uomini armati hanno minacciato le persone sul gommone e hanno sparato in aria, facendo cadere in acqua oltre 70 persone.

L'equipe di Msf ha portato in salvo tutte le persone che erano in acqua e a bordo del gommone, mentre l'altra imbarcazione veloce si è  allontanata con 29 donne e bambini a bordo. "Questo comportamento aggressivo e irresponsabile da parte di un'imbarcazione con uomini armati a bordo è inaccettabile e mette in pericolo la vita di molte persone e separa interi nuclei familiari", afferma Msf. "Hanno sparato in aria. Ci hanno picchiato con la parte posteriore del fucile. Poi hanno preso le donne e i bambini. Anche mia moglie e i miei figli", è la testimonianza di un uomo a bordo della Geo Barents.

La nave di Emergency salva 75 migranti in mare

La Life Support di Emergency oggi ha concluso due distinte operazioni di soccorso di due diverse imbarcazioni in difficoltà nelle acque internazionali della zona Sar maltese, portando in salvo complessivamente 75 persone.

Il primo intervento è stato effettuato nella tarda mattinata e ha riguardato un'imbarcazione alla deriva, segnalata da Alarm Phone. Durante l'operazione di soccorso sono state assistite tutte le 38 persone, tra le quali 8 donne di cui 4 minori accompagnate e sei minori maschi non accompagnate. Erano senza cibo, senza acqua e in condizioni di estrema vulnerabilità. Il secondo soccorso ha invece riguardato un'imbarcazione avvistata alle 13.40 circa, mentre navigava in direzione della Life Support: 37 naufraghi, tra i quali sei minori non accompagnati, sono stati trasferiti sulla nave dell'ong.

Entrambe le barche sarebbero partite dalla Libia, i naufraghi provengono da Bangladesh, Egitto, Eritrea, Palestina, Pakistan, Siria, Sudan. "La prima delle due imbarcazioni soccorse oggi – ha spiegato Jonathan Naní La Terra, Sar team leader della Life Support di Emergency – era inclinata sul fianco sinistro e aveva 38 persone a bordo, tutte senza giubbotti salvagenti".

"Ora – ha aggiunto – ci stiamo dirigendo verso Vibo Valentia: è la prima volta che ci viene assegnato questo porto dalle autorità competenti". L'arrivo è previsto per domani, 29 novembre, alle 19 circa.

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