Solo un liceale su 5 ha dato il primo bacio, pochi i rapporti sessuali: lo studio in Giappone
Solo uno studente su 5 ha dato il suo primo bacio. In 50 anni di sondaggi l'Associazione giapponese per l'educazione sessuale (Jase) deve fare i conti con un'intera generazione che non vissuto questa esperienza. Appena il 22,8% tra coloro che frequentano le scuole superiori ha provato questa esperienza.
Ma non c'è un cambio di passo tra le coetanee, le quali si fermano a un 27,5% di "sì" alla domanda "Hai già baciato qualcuno?". Sono questi i principali risultati evidenziati nello studio di Jase, associazione nata nel 1974 per indagare sulle abitudini sessuali dei più giovani, in uno dei paesi con il più alto tasso di denatalità al mondo.
Un questionario condotto ogni sei anni che ha coinvolto un campione di 12.652 studenti di scuole medie, licei e università, tra agosto 2023 e marzo 2024. Sono 4.621 le risposte dalle medie, 4.321 dalle superiori e 3.614 dall'università, riporta il quotidiano giapponese Mainichi.
Oltre al primo bacio, cala anche il numero di coloro che hanno avuto rapporti sessuali. Secondo gli esperti, il motivo è legato all'impatto della pandemia da Covid-19, periodo in cui le scuole erano chiuse e il limitato contatto fisico avrebbe abbassato il tasso di attività sessuale "in un momento delicato in cui (gli studenti e le studentesse, ndr) iniziano a interessarsi alla propria sessualità", osserva Yusuke Hayashi, professore di Sociologia della Università di Musashi, che ha analizzato i dati.
Ad ogni modo, la percentuale di ragazze e ragazzi che hanno provato il brivido del primo bacio è in diminuzione dal 2005. Ma c'è stato un ulteriore calo rispetto al 2017, soprattutto tra gli studenti delle scuole superiori con un meno 11,1% e le studentesse di 13,6%. Andando sotto anche al minimo storico del 1987 che aveva segnato un 23,1%.
Come evidenzia lo studio, inoltre, i rapporti sessuali sono scesi al 12% tra i ragazzi delle scuole superiori (-3,5% rispetto a sei anni fa) e al 14,8% fra le ragazze (-5,3%). Crollano anche i tassi di appuntamenti romantici fra di loro. Tuttavia, cresce un punto: il tasso di masturbazione tra tutte le fasce demografiche, raggiungendo perfino nuovi record tra le ragazze delle scuole medie e i ragazzi degli istituti superiori.
Quest'ultimo punto, sostiene Hayashi, potrebbe esser legato "a una maggiore esposizione alle espressioni sessuali sui manga o su altri media". Eppure, in linea generale, già a marzo era uscito un sondaggio della Japan Family Planning Association (su un campione di 3.000 donne e uomini tra i 16 e i 49 anni) che chiariva come quasi il 50% delle coppie giapponesi non hanno vita sessuale.
Abitudini che rischiano l'effetto valanga sulla demografia nazionale, già definita la più anziana del mondo dalle Nazioni Unite. Nel 2023 il Giappone contava una persona su 10 con un'età di 80 anni o superiore. Il 29% della popolazione era over 65. Le nascite sono state al minimo dal 1899, ossia dall'avvio dei censimenti nel Paese del Sol Levante. Per diversi esperti, infatti, i 125 milioni di abitanti potrebbero abbassarsi fino a 53 milioni alla fine del secolo.