Cosa sappiamo sulla scomparsa di Riccardo Branchini, il 19enne che si è allontanato da casa con l’auto
Sono ancora in corso le ricerche di Riccardo Branchini, il 19enne di Acqualagna scomparso nella notte di sabato 12 ottobre dopo una serata in compagnia. Ancora nulla si sa del giovane che si sarebbe allontanato dalla sua abitazione in auto dopo essere stato riaccompagnato a casa da un gruppo di amici. La vettura è stata ritrovata il mattino dopo, il 13 ottobre, poco lontano dalla diga del Furlo, nei pressi della centrale idroelettrica. La famiglia del 19enne aveva chiesto lo svuotamento della diga per continuare le ricerche e fugare ogni dubbio sull'eventuale presenza di un corpo, ma la Prefettura di Pesaro non ha accolto la richiesta avanzata dalla legale della famiglia Branchini.
Secondo la Prefettura, infatti, le piene dei corsi d'acqua rappresentano un rischio troppo alto per gli operatori coinvolti nelle ricerche qualora la diga venisse svuotata. Nel frattempo, i familiari sostengono che il 19enne potrebbe essersi allontanato creando dei documenti falsi.
"Penso sia capace di farli, in passato lo ha fatto per una sua compagna" ha sottolineato la madre del giovane scomparso durante la trasmissione "Chi l'ha visto?". "Ho scoperto in questi giorni che aveva fatto questa tesserina per una compagna di scuola. A questo punto penso che sia capace di crearli anche per se stesso" ha continuato.
Gli amici di sempre, quelli con i quali Branchini aveva trascorso l'ultima serata prima di sparire, hanno parlato di "rapporti tesi" negli ultimi tempi e di un Riccardo sempre più "nervoso e taciturno". "Aveva dei momenti in cui voleva stare da solo, poi abbiamo cercato di parlarci e chiedere perché. Lui ha detto che si sentiva messo da parte. Abbiamo cercato di integrarlo più di quanto facessimo prima".
La scomparsa di Riccardo il 12 ottobre da Pesaro
Branchini, 19 anni, è scomparso sabato 12 ottobre dopo una serata in compagnia di amici a Urbino. La comitiva di coetanei lo avrebbe lasciato proprio davanti casa, trattenendosi ancora un po' per scambiare due chiacchiere con Riccardo.
Dopo aver salutato la nonna che lo ha visto entrare in casa ad Acqualagna, ha aspettato l'arrivo di un amico venuto per recuperare un borsone. I due si sono chiusi nella stanza di Riccardo per consultare il computer fino a quando il 19enne, rimasto solo, non è salito a bordo della sua auto per recarsi alla diga del Furlo.
Nella vettura sono stati trovati i suoi vestiti e il suo cellulare.
Le ricerche e il ritrovamento dell'auto e degli effetti personali
A lanciare l'allarme sarebbe stato il padre del ragazzo, preoccupato perché il 19enne non dava sue notizie. Le forze dell'ordine hanno subito dato il via alle ricerche e l'automobile è stata rintracciata nella mattinata di domenica nei pressi della centrale idroelettrica, poco lontano dalla diga del Furlo. All'interno della vettura vi erano alcuni vestiti del 19enne, il portafogli e il suo cellulare.
La sua scomparsa è stata trattata anche dalla trasmissione "Chi l'ha visto?" che ha dato spazio a un post pubblicato sui social network dalla madre di Branchini.
"Ti prego con tutto il mio cuore, ritorna a casa, qualunque cosa sia successa possiamo superarla insieme – scrive la donna -. La mamma ti ama più di tutto e ti puoi fidare. Il tuo papà si sta facendo in quattro per te, è disperato, va oltre le sue forze per cercarti. Ti amiamo e ti aspettiamo con tutto il cuore".
Le indagini: i viaggi in Europa e l'incontro con l'amico
Le piste considerate dagli investigatori sono diverse: tra queste, vi è anche l'allontanamento volontario. Prima di sparire nel nulla, Riccardo ha risposto a un sms della madre che gli chiedeva come andava e se la nonna, incontrata mentre rincasava, stesse bene. Da allora nessuna sua traccia.
Stando a quanto emerso dai primi accertamenti, il giorno prima di sparire aveva ricevuto un piccolo pacco da Amazon il cui contenuto resta sconosciuto. Sabato 12 ottobre era poi uscito per una serata in compagnia degli amici ad Urbino. La stessa comitiva lo avrebbe riaccompagnato a casa e poco dopo un caro amico sarebbe passato a riprendere un borsone.
I due avevano già fatto due viaggi insieme, uno a settembre e uno a ottobre in Irlanda e in Nord Europa. Sarebbe stato lui, secondo le informazioni disponibili, l'ultimo a vedere Riccardo prima che sparisse nel nulla.
La richiesta dei genitori di svuotare la diga
I genitori del 19enne hanno lanciato diversi appelli sui social e tramite la trasmissione che si occupa di persone scomparse sulle reti Rai, "Chi l'ha visto?". In tutti chiedono al 19enne di tornare a casa o a chiunque lo abbia visto di farsi avanti con le forze dell'ordine per aiutare le indagini.
La famiglia del 19enne di Acqualagna scomparso il 12 ottobre ha chiesto che la diga del Furlo venisse svuotata in modo da permettere alle autorità di appurare tramite le ricerche se vi sia o meno il corpo senza vita del giovane. La richiesta è stata però respinta dalla Prefettura di Pesaro.
L'avvocata della famiglia, Elena Fabbri aveva predisposto un'istanza per richiedere lo svuotamento della diga. "Non puntiamo il dito contro nessuno, siamo consapevoli che tutti abbiano lavorato bene – ha sottolineato – ma sappiamo anche che ci sono aree inaccessibili per via dell'acqua più alta, mulinelli che possono risucchiare facilmente o piccole grotte".
L'ipotesi dei documenti falsi e delle persone conosciuti online
Una nuova ipotesi investigativa è che il 19enne possa essersi allontanato con l'ausilio di documenti falsi. La madre di Branchini ha infatti raccontato alla trasmissione "Chi l'ha visto?" di aver scoperto che l'adolescente aveva realizzato tempo prima una tessera falsa per una compagna di scuola. "Questo mi fa pensare che possa aver creato dei documenti falsi anche per se stesso" ha affermato.
I misteri relativi alla scomparsa del 19enne e alle sue ultime ore prima di sparire nel nulla sono diversi. La famiglia crede che il giovane si sia allontanato spontaneamente usufruendo di documenti falsi per poter viaggiare indisturbato. Per confondere gli investigatori, secondo i genitori, avrebbe abbandonato l'auto presso la diga del Furlo con vestiti, cellulare ed effetti personali al suo interno. Resta anche il mistero dei rapporti tesi con gli amici di sempre, gli stessi che la sera del 12 ottobre lo hanno riaccompagnato a casa. In questo contesto, potrebbero essersi inserite alcune persone conosciute online dal 19enne, che spesso passava il suo tempo libero al computer.
"Alcune volte mio figlio mi allontanava dalla sua stanza – ha raccontato la madre -. Mi diceva: ‘vai via, sono al computer con i miei amici'. Chissà se proprio loro lo stanno coprendo in questo momento". La donna ha inoltre spiegato che spesso, quando entrava nella cameretta del figlio 19enne, il ragazzo chiudeva di scatto il computer per evitare che lei potesse leggere le chat sullo schermo.
Le dichiarazioni degli amici di Riccardo: si sentiva escluso
Gli amici d'infanzia di Riccardo, quelli che hanno riaccompagnato a casa il 19enne prima della sua scomparsa, hanno raccontato alla trasmissione di Federica Sciarelli di averlo sentito distante nell'ultimo periodo. "Aveva dei momenti in cui voleva stare da solo – hanno spiegato -. Noi abbiamo provato a chiarire con lui, a chiedergli cosa stesse succedendo. Ci ha detto che si sentiva escluso, noi lo abbiamo rassicurato. Stavamo provando a includerlo più del solito".
Ultimamente i rapporti, secondo quanto dichiarato dal gruppo di adolescenti, erano molto tesi e segnati da un forte distacco emotivo per il quale però Branchini aveva fornito una giustificazione frettolosa e approssimativa.