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Ponte sullo Stretto, ok dall’Ue ai fondi per finanziare le ferrovie: a che punto è il progetto

L’Unione Europea ha dato il via libera ai fondi per costruire l’infrastruttura ferroviaria che attraverserà il Ponte sullo Stretto. Si tratterà di un contributo a fondo perduto di circa 25 milioni di euro destinato alla progettazione esecutiva dell’opera.
A cura di Giulia Casula
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L'Unione Europea ha dato il via libera ai fondi per costruire l'infrastruttura ferroviaria che attraverserà il Ponte sullo Stretto. L'Agenzia Esecutiva della Commissione europea per il clima, le infrastrutture e l'ambiente (Cinea) ha siglato assieme alla Società Stretto di Messina il Grant Agreement per il cofinanziamento dei costi di progettazione esecutiva del Ponte.

In sostanza, si tratterà di un contributo a fondo perduto di circa 25 milioni di euro, destinato a coprire la metà delle spese di  progettazione dell'opera, in particolare per la parte relativa alla rete ferroviaria. "La sottoscrizione dell'Accordo di sovvenzione, unitamente al recente inserimento del Ponte nell'ambito del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo', da parte del Consiglio Europeo, conferma il ruolo strategico dell'Opera per l'Europa e pone le premesse per poter reperire ulteriori risorse a copertura dei costi di realizzazione dell'Opera, con concreta prospettiva di riduzione dell'onere a carico del bilancio dello Stato", ha commentato l'amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci. 

La proposta presentata a inizio anno dalla società che ha aderito al bando "Connecting Europe Facility for Transport (CEF-T 2023)", è stata valutata con favore dall'Agenzia Ue che ha ritenuto il progetto conforme "ai criteri selettivi previsti dalla Commissione Ue rispondenti a: "Priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore", ha spiegato la Stretto di Messina.

Nello specifico, la Commissione Europea ha rilevato che la costruzione del Ponte risponde a un "interesse collettivo", dal momento che persegue tutti e quattro gli obiettivi definiti in sede Ue per le reti transeuropee dei trasporti, ovvero "coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici" per gli utenti.

Secondo Bruxelles, dunque, l'iter del progetto per la costruzione del Ponte sarebbe a buon punto. Tra i parametri valutati anche "le positive ricadute socioeconomiche e ambientali del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio, dell'impatto acustico e delle emissioni inquinanti", ha spiegato ancora la Società.

La Commissione inoltre, ha riconosciuto "la capacità del progetto di incrementare l'accessibilità e lo sviluppo economico di Calabria e Sicilia migliorando le connessioni. L'intervento diretto della Commissione europea, che garantisce la presenza di parametri di trasparenza e controllo sull'andamento gestionale delle attività di progettazione, realizzazione e gestione dell'Opera, potrà costituire anche volano per eventuali futuri interventi da parte del mercato", ha sottolineato l'ad.

La notizia dell'accordo raggiunto tra la Società e l'Ue è stato acconto con entusiasmo dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha espresso "grande soddisfazione" per l’intesa.

"Per il Mit – riferiscono alcune fonti rilanciate dalle agenzie – è la conferma della serietà del progetto e dell’interesse sovranazionale di un’opera strategica, nonostante gli ultrà dei No al progresso che fanno il male dell’Italia". Intanto, si attende la data ufficiale dell'inizio dei lavori, che sarebbero dovuti già partire in estate ma che con ogni probabilità slitteranno al 2025.

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