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L’esperimento della settimana corta in Germania: lavoratori più felici ma i giorni di malattia non calano

I risultati dell’esperimento sui 4 giorni lavorativi a settimana condotto in Germania come parte di un programma pilota in diversi paesi europei. Registrato un miglioramento della salute fisica e mentale dei dipendenti ma nessun cambiamento nei giorni di malattia registrati.
A cura di Antonio Palma
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“Non penso che possiamo dire che la Germania ha bisogno di una settimana di quattro giorni lavorativi per tutte le aziende ma è sicuramente una opzione per le organizzazioni che potrebbero voler fare qualcosa per i propri dipendenti o come metodo per attrarre personale”, così la ricercatrice dell'Università di Münster Julia Backmann ha descritto i risultati dell’esperimento dei 4 giorni lavorativi a settimana condotto in Germania come parte di un programma pilota sulla settimana corta in diversi paesi europei.

Lo studio, il secondo più grande messo in campo dal 4 Day Week Global, un gruppo che ha condotto già sperimentazioni in altri paesi, infatti ha dato elementi  confortanti per alcune aziende e negativi per altre. Come ricostruito da Bloomberg, delle 45 aziende che hanno partecipato, due si sono ritirate a metà, citando difficoltà economiche o scarso supporto tra i dipendenti. Delle aziende rimanenti, il 20% ha deciso di tornare allo standard di cinque giorni, una percentuale maggiore rispetto ad altri progetti pilota.

Da quelle rimanenti, però, sono arrivati ottimi giudizi sia da parte dei lavoratori interessati sia da parte dei datori. Alla fine il 73% dei partecipanti alla sperimentazione ha dichiarato di essere pronto a rendere permanente il cambiamento o a estendere per altri mesi il progetto di settimana lavorativa di 4 giorni.

Secondo un rapporto pubblicato dagli organizzatori della sperimentazione, infatti, la settimana lavorativa più corta ha migliorato la salute fisica e il benessere mentale dei dipendenti. In particolare è stato dimostrato che i dipendenti dormivano in media 38 minuti in più a settimana e aumentavano la loro attività fisica.

Non solo, anche i datori di lavoro hanno confermato benefici: il 70% ad esempio ha riferito che reclutare lavoratori è stato più facile e oltre una decina hanno rivelato che ricavi e profitti erano complessivamente stabili rispetto alla settimana piena.

Se alcune aziende hanno visto un netto miglioramento, come il caso di un gruppo specializzato nell'organizzatore di eventi, altre aziende hanno sottolineato però grandi difficoltà come ad esempio una ditta di produzione di finestre. Se da un lato è stato facile per tutti reclutare personale, anche specializzato, dall’altro molti lamentano le difficoltà nell'affrontare eventi imprevedibili con meno giorni a disposizione come mancate consegne e guasti alle apparecchiature.

Tra i dati più negativi per i datori il fatto che non si è verificato alcun cambiamento significativo nei giorni di malattia registrati in generale tra i lavoratori, contrariamente a precedenti esperimenti in altri Paesi. Un elemento che potrebbe dissuadere altri datori di lavoro dallo sperimentare una settimana di quattro giorni visto che, secondo l'Istituto federale tedesco per la sicurezza e la salute sul lavoro, solo nel 2022 le assenze per malattia hanno portato a una perdita di valore aggiunto di 207 miliardi di euro.

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