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Maria Primerano trovata morta a Porto San Giorgio: lividi su collo, petto e braccia. Oggi l’autopsia

Continua il lavoro degli inquirenti per fare piena luce sul decesso di Maria Primerano, la 32enne trovata morta in un appartamento di piazza XXV aprile a Porto San Giorgio, nel Fermano. Oggi verranno eseguiti autopsia ed esami tossicologici sul cadavere della giovane donna per far luce sul decesso e spiegare la presenza dei diversi lividi trovati sul corpo.
A cura di Eleonora Panseri
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Maria Primerano, 32 anni.
Maria Primerano, 32 anni.

Continua il lavoro degli inquirenti per fare piena luce sul decesso di Maria Primerano, la 32enne trovata morta in un appartamento di piazza XXV aprile che aveva preso in affitto a Porto San Giorgio, nel Fermano. La giovane risiedeva a Genova ma era nata in Russia, a Rostov.

Nelle prossime ore della giornata di oggi, lunedì 21 ottobre, sul corpo della 32enne, trovato sul divano letto dell'abitazione, verranno eseguiti autopsia ed esame tossicologico che dovrebbero fornire qualche elemento in più su quanto accaduto. Il cadavere è stato scoperto sabato 19 ottobre ma si presume che il decesso fosse avvenuto almeno tre giorni prima. 

L'appartamento che la giovane aveva preso in affitto circa un mese fa, il 13 settembre, quando era arrivata in treno da Genova da sola, è stato trovato in ordine, senza particolari segni di effrazione o di lotta. Ma sul corpo, ora sottoposto a sequestro e custodito in obitorio, erano presenti diversi lividi, che verranno esaminati da Alessia Romanelli, medico legale incaricata dalla Procura. Nessuno, a quanto si apprende, non conosceva la 32enne.

Potrebbero essere anche depositi di sangue post-mortem, ma gli inquirenti non vogliono sottovalutare alcun elemento. Le ecchimosi sarebbero presenti su collo, petto e braccia. 

Tra le ipotesi prese in esame, ci sono quindi sia quella dell'omicidio che del suicidio. Da qui la necessità di effettuare gli accertamenti tossicologici, per escludere l'overdose indotta con farmaci o altre sostanze.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Fermo e condotte dalla polizia guidata dal questore Luigi Di Clemente. Ad allertare soccorritori e forze dell'ordine era stata la proprietaria dell’appartamento, a cui una donna delle pulizie aveva detto di aver sentito un cattivo odore provenire dalla casa.

Sul posto erano subito intervenuti gli esperti della polizia scientifica di Fermo e di Ancona, oltre al Procuratore della Repubblica Raffaele Iannella e alla sostituto Procuratrice Marinella Bosi.

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