Conte contro Meloni in Aula: “Basta vittimismo e complottismo”, Schlein: “Attacco da bulla a Sea Watch”
La presidente del Consiglio Meloni si è presentata anche alla Camera, dopo il suo intervento in Senato per presentare il prossimo Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. Dopo la sua replica si sono svolte le dichiarazioni di voto, e qui hanno preso la parola tra gli altri anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, e il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. I due non hanno risparmiato critiche al governo, dalla situazione a Gaza alla sanità, passando anche dagli atteggiamenti personali della premier.
"Lei nel suo intervento come al solito fa la forte con i deboli e la deboli con i forti", ha iniziato Schlein. "Ha fatto un attacco da bulla a Sea Watch: occorre ricordarle che la solidarietà non è un crimine. Alza la voce con loro e non la alza con Netanyahu". Da qui il discorso si è spostato su Israele e Palestina: "Chi attacca l'Onu attacca il mondo, e non è solo ‘inaccettabile' come lei afferma: è un punto di non ritorno. Chiediamo che l'Italia si unisca agli altri governi europei che stanno chiedendo l'embargo totale dell'invio di armi a Israele da parte di tutti i Paesi".
In più "torniamo a chiedervi di riconoscere lo Stato di Palestina", ha detto la segretaria. Poi ha citato l'inchiesta di Fanpage.it su Gioventù nazionale: "Noi l'antisemitismo l'abbiamo sempre contrastato, a differenza della giovanile del suo partito. Ma sia chiaro che criticare il governo di estrema destra di Netanyahu e denunciare il massacro in corso di palestinesi tramite crimini di guerra non vuol dire essere antisemiti né mettere in discussione l'esistenza di Israele".
Anche Conte è partito dal Medio Oriente, criticando le "posizioni ambigue, incerte, anche ipocrite" tenute dall'Italia in quanto presidente del G7, e chiedendo di bloccare tutti i fornimenti militari a Israele ("non si nasconda dietro gli uffici tecnici che fanno le valutazioni, si prenda la sua responsabilità politica"). "Non vi sono bastati mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese per capire che quella di Netanyahu è una strategia folle che porta a una barbarie?".
Restando in tema di guerra, il leader del M5s ha portato la posizione sull'Ucraina: "Vuole continuare a scommettere sulla vittoria ucraina sulla Russia? La smetta di scommettere". Sull'Ucraina, Schlein ha ribadito il "sostegno all'autodifesa dell'Ucraina dall'invasione criminale di Putin", sottolineando però che l'Italia e l'Unione europea devono metterci lo sforzo politico e diplomatico che fin qui è mancato per raggiungere una pace giusta".
La segretaria del Pd ha attaccato poi la linea del governo sull'Europa e l'economia: "Lei ha solo detto che bisognerà verificare nuovi strumenti di debito comune. Che cos'è, un ispettore, che verifica? Lei è la presidente del Consiglio di questo Paese, dovrebbe guidare una grande battaglia in Europa per assicurare che il Next generation Eu continui e si rafforzi. O non vuole scontentare i suoi alleati nazionalisti?"
Poi ha parlato di Raffaele Fitto, commissario italiano nella prossima Commissione europea, che dovrà superare il voto del Parlamento europeo. Meloni ha chiesto all'opposizione di votare per lui, come FdI votò per Paolo Gentiloni (ha detto) nel 2019. Schlein ha attaccato: "Noi valuteremo attentamente le audizioni di tutti i candidati commissari, Fitto compreso. Na non pensi di salire in cattedra, perché lei chiamò una piazza contro Gentiloni. Non avete niente da rivendicare se non la vostra incoerenza". Anche Conte ha attaccato sul commissario europeo: "Oggi ci chiede di appoggiare Fitto, ier l’altro ci diceva che la scelta di Gentiloni era frutto di un ‘inciucio'. Perché dovremmo mandare in Europa un ministro che dovrebbe sorvegliare l’attuazione dei piani altrui quando non è stato buono ad attuare il nostro? Fitto è il meglio del peggio, quindi è il pessimo".
Il discorso si è poi spostato sulla politica interna. Il leader M5s ha criticato: "Vi siete accorti che la sanità è a pezzi, e che congelando la spesa sanitaria non riusciamo a stare dietro all’inflazione e ai costi energetici negli ospedali?". E si è agganciato una delle uscite di Meloni, che al Senato aveva detto: "Il giorno che mi farò spiegare quello che ho detto da un esponente del Movimento 5 stelle, mi dimetto".
"Ci provo", ha detto Conte: "Quando ha detto ‘aiuti alla natalità', voleva dire ‘raddoppio delle tasse su pannolini e prodotti d’infanzia'. Quando ha detto ‘cancellazione delle accise, intendeva ‘aumento delle accise'. Quando ha parlato di aiuti ai pensionati e stop Fornero, voleva dire ‘tagli alle rivalutazioni delle pensioni'. Quando ha detto ‘blocco navale', intendeva ‘blocco dei treni'. Quando diceva ‘ampio spazio d’ora in poi al merito', voleva dire ‘riconosceremo il merito ai nostri familiari e amichetti'".
In conclusione, Conte ha dichiarato: "I poteri forti sono in luna di miele con il suo governo. La smetta con il suo vittimismo complottista, gli italiani l’hanno votata per governare, non per lamentare la fatica di governare e complottismi vari. Governi, se ne è capace".
Schlein ha riassunto: "Scansando il fumo della propaganda ideologica, quello che resta è un governo che taglia la sanità, taglia il sociale, non ha un piano industriale, nega il salario minimo, aumenta precarietà e povertà, premia gli evasori e calpesta i diritti. State riportando il Paese indietro ma noi vi fermeremo".